2015-03-13 15:40:00

Cinema. "Io sono Mateusz": dalla disabilità, inno all'amore


Dopo aver vinto importanti premi e aver coinvolto emotivamente il pubblico di numerosi festival internazionali, è nelle sale italiane “Io sono Mateusz” del regista polacco, Maciej Pieprzyca. Il film è tratto dalla vera storia di un ragazzo affetto fin dalla nascita di paralisi cerebrale. Un film sulla vita, la malattia e la forza dell’amore. Il servizio di Luca Pellegrini:

"Tredici al giorno, novantuno a settimana, almeno quattrocento al mese, meno i trenta che sputavo. Erano queste le mie lezioni di matematica". Sono i bocconi della pappa che la mamma di Mateusz gli porta alla bocca e lui commenta così, con la sua voce interiore, perché quella vera non gli può uscire. La paralisi cerebrale che lo affligge dalla nascita non gli permette di vivere come i suoi coetanei. Lui si muove a stento, le articolazioni sono contorte, i suoni che emette simili a grugniti, striscia per casa oppure sta alla finestra a guardare silenzioso il mondo là fuori.

Amore senza misura
Ma Mateusz è amato per ciò che è: una persona. Il padre gli dice, sull'uscio: "Quanto sei bello" e lo incoraggia a non arrendersi mai. Non vede quel corpo accartocciato sul pavimento, ma il figlio che ha generato con amore. E con una pazienza coraggiosa e un affetto incommensurabile la mamma lo accudisce senza desistere mai, dapprima nel piccolo appartamento dove vivono – siamo nel 1987, in Polonia – poi in un centro di assistenza specializzato. Soltanto dopo 25 anni si scoprirà che Mateusz non è un vegetale, come affermavano i medici, ma una persona in grado di comunicare.

Una storia vera
Maciej Pieprzyca dirige con grande intensità “Io sono Mateusz”, tratto da una storia vera, quella di Przemek, tutt'ora ospite di una struttura che accoglie questo genere di disabili. "Volevo creare una storia sul mondo dei disabili ma non doveva essere un film triste – ha dichiarato il regista polacco – Ho trovato in Dawid Ogrodnik un interprete eccellente, dotato di una straordinaria capacità di trasformazione".

Film sulla bellezza dell’amore
Il film, pur mettendo in scena il dolore, la malattia e le terribili difficolta di conviverci ogni giorno, non ha mai un attimo di tristezza, non spinge mai al pietismo. E' un meraviglioso documento sulla vita, che è triste e allegra, terribile e gioiosa. Dove l'amore riesce sempre a trasformare, rigenerare, creare un sorriso, una speranza, un piccolo istante di felicità. Ne sono coscienti tutti, spettatori per primi.








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