2015-03-14 13:47:00

Giubileo. Sindaco Marino, Roma:"No alle grandi opere. Con buona organizzazione, bassi costi"


 

Penso che dobbiamo concentrarci su quelle opere che servono per la mobilità e per l’accoglienza, e non sulle grandi opere; insomma con una visione, almeno la mia, diversa dal passato". A parlare è il sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, che al microfono di Luca Collodi, sottolinea che il Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco è "un’occasione per far funzionare meglio Roma, non per costruire nuove cose."

R. - Conoscendo il carisma straordinario del Santo Padre, immagino che il numero di persone che giungerà a Roma sarà comunque enorme, un numero grandissimo. Però penso anche che il Papa vorrà dare una caratterizzazione – se posso permettermi – minimalista, cioè spirituale piuttosto che materiale, a questo Anno del Giubileo.

D. – Ha già avuto modo di pensare alla macchina organizzativa?

R. – Assolutamente sì. Ieri pomeriggio, pochi minuti dopo l’annuncio del Santo Padre, ho parlato con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; abbiamo immediatamente pensato alla sfida dal punto di vista della viabilità, della mobilità, dei trasporti nella nostra città. Pochi minuti dopo, ho parlato con Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: è apparso straordinariamente felice dell’annuncio del Papa, e anche molto determinato a lavorare insieme al Comune di Roma per fare in modo che questo evento sia gestito nel modo più accurato possibile. Se posso aggiungere la mia riflessione personale, penso che - rispetto al passato - più che a grandi opere, dobbiamo pensare a una grande organizzazione, e l’organizzazione richiede soprattutto cervello: più cervello che soldi.

D. – Sindaco Marino, ha già verificato qualche idea di lavoro con i suoi collaboratori?

R. – Nei prossimi giorni vorrei valutare, soprattutto con alcuni assessori, un’accelerazione dei nostri progetti sui trasporti. Poche settimane fa abbiamo firmato un protocollo con le Ferrovie italiane per collegare meglio alcune aree di Roma, dove la rete ferroviaria esiste già ma non è utilizzata come potrebbe essere, per i trasporti all’interno della città. Credo che debba essere affrontato questo aspetto, insieme al collegamento con l’aeroporto di Fiumicino, che attualmente ha una frequenza di treni troppo bassa per il volume di pellegrini, decine di milioni, previsti per questo Anno Santo: io credo che debbano essere affrontati questi due temi. Ma d’altra parte, a lavorare bene, a migliorare i servizi, non solo ci guadagnerà l’Anno Santo, ma ci guadagneranno le romane e i romani.

D. – Sarà questo un Giubileo che oltre ai treni ripenserà anche al traffico dentro Roma ?

R. – Sicuramente bisognerà prendere delle misure per quello che riguarda lo spostamento dei grandi pullman turistici che collegherei direttamente a una visione diversa dello spostamento su rotaia nella città; cioè alla possibilità di lasciare i grandi pullman turistici al di fuori del centro storico della città, dove immagino ci si possa spostare molto meglio su rotaie.

D. – Per questo, Roma può tornare a valorizzare le opere del Grande Giubileo dell’anno 2000, perché nelle vicinanze delle maggiori stazioni ci sono già delle aree di parcheggio per i pullman…

R. – Esattamente. E sono quei luoghi di parcheggio e di scambio dai quali è evidente che nei prossimi mesi, con la consegna, ad esempio, della stazione Lodi, si potrà avere una nuova mobilità di un intero quadrante della città attraverso la metropolitana C. E questo deve anche impegnare tutti a farci arrivare al più presto alla consegna della stazione di San Giovanni, dove finalmente ci sarà la possibilità di scambio con la linea A della metropolitana, e quindi il miglioramento netto della mobilità nella nostra città.

D. – Altro aspetto quello delle aree intorno alle Basiliche…

R. – Assolutamente sì, perché immagino che molti, moltissimi dei pellegrini che giungeranno a Roma vorranno andare nelle diverse basiliche della nostra città. Ma forse è ancora troppo presto perché possa fare un commento. E’ chiaro che lì dovremo ascoltare anche – soprattutto – la visione che ha il Santo Padre, che ha il Vaticano.

D. – Sindaco Marino, quindi come idea base per l’organizzazione del prossimo Giubileo della Misericordia, si pensa a piccole opere con un basso impatto ambientale e costi bassi…

R. – Penso di sì. Penso che dobbiamo concentrarci su quelle opere che servono per la mobilità e per l’accoglienza, e non sulle grandi opere; insomma con una visione – almeno la mia – diversa dal passato: un’occasione per far funzionare meglio Roma, non per costruire nuove cose.

 








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