Preoccupazione nella comunità cattolica di Haiti: secondo l'ultimo rapporto della Conferenza haitiana di Religiosi (Chr) sulla violenza scatenatasi contro gli istituti religiosi, sono 25 le Case e Centri di religiosi derubati con aggressioni e furti con violenza. Attualmente - riferisce l'agenzia Fides - una religiosa Morfortana è in coma nell'ospedale di St. Raphael.
I fedeli pregano anche per il futuro politico del Paese
La Conferenza episcopale di Haiti (Ceh) ha organizzato 24 ore di preghiera continua,
ieri ed oggi. "E' un gesto di compassione, di profonda comunione e di solidarietà
fattiva con i religiosi e le altre vittime di aggressioni e violenza”, ha detto il
card. Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes. I fedeli pregano anche per la delicata
fase politica e sociale che attraversa il Paese: le votazioni per eleggere i due terzi
del Senato e della Camera dei deputati si svolgeranno il 9 agosto, mentre il voto
per le presidenziali e le amministrative sarà il 25 ottobre, come ha comunicato il
governo di Haiti dopo ripetuti rinvii che hanno causato proteste dei cittadini per
diversi mesi. L’instabilità politica e sociale ha causato un aumento del costo della
vita, portando migliaia di cittadini a manifestare contro il governo.
L'opposizione accusa il Presidente di abuso di potere
Secondo la Costituzione, il Presidente Michel Martelly non potrà presentarsi per un
nuovo mandato. L’opposizione continua ad accusarlo di abuso di potere per aver lasciato
scadere il mandato del Parlamento, sciolto nel gennaio 2015, con l’intenzione di governare
il Paese tramite decreti presidenziali. (C.E.)
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