2015-03-16 14:00:00

Angola: appello dei vescovi in favore di pace e democrazia


“Consolidare la pace e la riconciliazione nazionale, implementare la vera democrazia e la giustizia sociale, costruire un Paese nuovo in tutte le sue dimensioni”: questa la sfida principale dell’Angola, evidenziata da mons. Gabriel Mbilingi, presidente della Conferenza episcopale di Angola e São Tomé (Ceast). Il presule è intervenuto, in questi giorni, all’Assemblea plenaria della Ceast, in corso a Luena, nella provincia di Moxico, fino al 18 marzo.

La crisi economica ricade su poveri e giovani
Guardando al 40.mo anniversario di indipendenza dell’Angola, che ricorre proprio quest’anno, il presidente dei vescovi ha ribadito che “le conseguenze della crisi economica si fanno sentire pesantemente sulla vita degli angolani, soprattutto sui più poveri, compromettendone lo sviluppo umano e materiale”. Basti citare, ha aggiunto il presule, “il rincaro dei prezzi dei prodotti di prima necessità, l’aumento della disoccupazione e la prevedibile crescita della delinquenza, i tanti giovani che vedono la loro formazione accademica, morale e spirituale fortemente minacciata dalla corruzione”.

Tutelare la donna, combattere l’ideologia del genere
Quindi, mons. Mbilingi ha richiamato l’importanza di tutelare la donna, esortando la Chiesa, le istituzioni e tutta la società civile “ad un maggiore impegno nella ripristino della vera dignità femminile, così da realizzare quella vocazione e missione, comune e complementare, che Dio ha affidato all’essere umano, maschio e femmina, creandolo a sua immagine e somiglianza”. Per questo, il presidente della Ceast ha esortato a “combattere efficacemente l’ideologia del genere e le sue nefaste conseguenze sulla donna e, soprattutto, sulla famiglia, la quale si ritrova a vivere un forte senso di disgregazione e di disorientamento morale”.

No a estremisti che seminano morte in nome della religione
In quest’ottica, i lavori della Conferenza episcopale di Angola e São Tomé si concentreranno anche sui preparativi per il prossimo Sinodo generale ordinario sulla famiglia, in programma in Vaticano dal 4 al 25 ottobre. Altro punto saliente messo in risalto da mons. Mbilingi riguarda “la grande ondata di violenza perpetrata da gruppi estremisti che, in nome della religione, seminano terrore e morte in vari Paesi del mondo, soprattutto nel continente africano”. Di qui, l’appello e la preghiera a Dio affinché “conservi sempre la pace”.

Verso la fine del triennio sulla Nuova evangelizzazione
Ma l’agenda dei lavori della Ceast prevede anche la presentazione della bozza del messaggio intitolato “La parrocchia, centro di irradiazione della Nuova Evangelizzazione”, in programma per il 2016, ultimo anno del triennio pastorale dedicato proprio alla nuova evangelizzazione. I presuli esamineranno, inoltre, la possibilità di ampliare la Facoltà di Teologia dell’Università cattolica dell’Angola e prepareranno l’Assemblea plenaria del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (Secam). Infine, la Ceast non ha mancato di pregare per Papa Francesco per il secondo anniversario dall’elezione a vescovo di Roma, il 13 marzo scorso ed in vista del 19 marzo, seconda ricorrenza dell’inizio del suo pontificato. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.