2015-03-16 08:10:00

Brasile: un milione in piazza contro tangenti e corruzione


Duro confronto in Brasile tra cittadini e istituzioni. I recenti scandali legati a versamento di tangenti ad alte cariche politiche, ha portato ieri a manifestare in 50 città del Paese almeno un milione di cittadini. A grande richiesta la messa i stato d’accusa della presidente Dilma Roussef, la quale ha annunciato imminenti misure anticorruzione. Giancarlo La Vella:

La tangentopoli carioca rischia di far saltare il governo di sinistra della presidente Roussef. Le ingenti somme di denaro versate a partiti e politici, tra i quali i presidenti di Camera e Senato, dal colosso monopolista petrolifero pubblico Petrobras, hanno ribaltato il clima di fiducia nei confronti dell’esecutivo. Le centinaia di migliaia di manifestanti, soprattutto a San Paolo, ma anche in altre città, hanno chiesto ieri alla presidente Roussef, rieletta appena cinque mesi fa, di rispondere del colossale scandalo, ma anche che vengano portati alla sbarra tutti i responsabili. “Il Brasile è lontano da un possibile colpo di Stato. – ha detto il ministro della Giustizia Cardozo. – Il governo è attento e si mostra disponibile ad ascoltare la voce della strada”. Dichiarazioni a cui, poco dopo, è seguito l’annuncio della presentazione, a breve, di un pacchetto di misure per combattere la corruzione e l'impunità. La proposta sarà inviata in parlamento anche prima dei sei mesi promessi da Dilma Roussef in campagna elettorale. Ma alle promesse devono seguire necessariamente i fatti, altrimenti sarà difficile frenare l’aumento della protesta.








All the contents on this site are copyrighted ©.