2015-03-16 13:06:00

Suor Enrichetta Alfieri chiude ciclo "Ritratti di Santi"


Si terrà alle 21 la terza ed ultima lettura quaresimale del ciclo "Ritratti di Santi", evento promosso dal Movimento ecclesiale carmelitano e ospitato dalla chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma. Sarà presentato un personaggio in profumo di santità, ancora poco noto, Suor Enrichetta Alfieri. Claudia Minici ha intervistato Vincenzo Bocciarelli, interprete della lettura:

R. - Ho scelto di approcciarmi alla figura di Enrichetta Alfieri proprio prendendo spunto dalla quotidianità, nel guardarmi intorno, nell'osservare quelle che sono anche un po’ le ingiustizie e l'odio che spesso si sviluppa, divide, crea contrasti. L'esempio di Enrichetta Alfieri è proprio quello di donarsi, la parola amore. Donarsi nei rapporti, donarsi nel rispetto verso gli altri, nell'ascolto. Leggendo ripetutamente le sue parole, i suoi scritti, quello che ci ha lasciato in eredità ci spinge proprio allo stare nell'altro, ad immedesimarsi nella sofferenza altrui. Questo è l'incipit un po’ da cui ho preso spunto per restituire agli ascoltatori questa sera un messaggio che possa rimanere.

D. - Enrichetta Alfieri ha lasciato il segno nell'Italia fascista, la sua assistenza ai prigionieri politici la consacra un messaggero di pace. L'azione sociale è importante nella conoscenza del personaggio?

R. - E' molto importante, in ogni suo gesto, rischiando proprio la vita insieme a questo esercito. Bisogna ricordare tutte le suore che erano insieme a lei al servizio in un momento così delicato, così difficile, che poteva essere quello della seconda guerra mondiale. Loro cercavano di assistere con grande generosità i prigionieri. C'erano appunto, ricordo, due figure importanti come Indro Montarelli che poi scriverà, racconterà di questo fruscio rassicurante della sua veste che passava attraverso i corridoi per cercare di confortare, di portare di nascosto i messaggi, anche qualche cosa da mangiare. Poi anche la figura di Mike Buongiorno che era prigioniero con la madre perché era stato appunto spacciato di aver appoggiato i partigiani. Quindi ci sono anche delle figure importanti che hanno testimoniato il grande supporto, la grande generosità di Enrichetta Alfieri.

D. - La missione nel Carcere di San Vittore testimonia il suo ruolo di difensore degli emarginati. Può considerarsi un personaggio in linea con pensiero di Papa Francesco?

R. - Assolutamente si, la contemporaneità di questa figura, la modernità di questa santa, di questa beata è fondamentale in questo momento perché mette appunto in pratica le parole, gli insegnamenti di Papa Francesco. La figura di Enrichetta Alfieri sottolinea il dono totale dell'atto d'amore.

D. - Cosa porterà con se di queste letture?

R. - Porterò innanzitutto il piacere di aver fatto scoprire delle figure di santi poco conosciute, poi la chiesa di Santa Maria della Vittoria, questo percorso di luce. Proprio il senso della luce, la luce come ricorda anche Enrichetta, è un percorso volto verso la bellezza e l'immensità della luce.








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