Ieri i vescovi cattolici della Siria si sono incontrati nella città di Homs, in occasione della periodica Assemblea che li vede riuniti due volte l'anno allo scopo di riflettere insieme sull'opera pastorale e caritativa condotta dalle singole diocesi e eparchie, in un Paese entrato nel quinto anno di conflitto. All'incontro, oltre al patriarca greco-melchita Grégorios III, al patriarca siro cattolico Ignace Youssif III e a quattordici vescovi appartenenti a diverse Chiese cattoliche sui iuris, ha preso parte anche il nunzio apostolico mons. Mario Zenari. In questa occasione, la vicinanza del Papa e della Chiesa di Roma ai fratelli vescovi siriani è stata testimoniata anche dalla presenza dell'arcivescovo Cyril Vasil', Segretario della Congregazione per le Chiese orientali, e di mons. Massimo Cappabianca, officiale del medesimo dicastero vaticano.
La Chiesa ha soccorso più di 300mila siriani
Gli interventi pronunciati dai vescovi presenti hanno fatto emergere le sofferenze
e le ferite che marcano la vita ordinaria di tutte le comunità cattoliche siriane,
ma hanno anche reso testimonianza del miracolo della carità che fiorisce nella rete
delle diocesi e delle parrocchie, a vantaggio di tutto il popolo siriano. “La Chiesa
di Siria - dichiara all'agenzia Fides il patriarca Grégorios III - è davvero gloriosa:
nonostante tanto dolore e sofferenza, grazie anche al sostegno dei nostri fratelli
in tutto il mondo, siamo riusciti a soccorrere direttamente più di 300mila siriani,
soprattutto attraverso la Caritas, sostenendo progetti emergenziali per almeno 5 milioni
di dollari”.
Mons. Audo riconfermato alla guida di Caritas Siria
Durante l'incontro, il vescovo caldeo di Aleppo mons. Antoine Audo, è stato confermato
alla guida di Caritas Siria, e tutti hanno avuto parole di apprezzamento per la dedizione
e l'efficacia con cui ha finora assolto il suo compito per far fronte alle emergenze
umanitarie che fanno soffrire milioni di siriani.
Presto ad Homs torneranno a suonare le campane
La scelta di tenere ad Homs l'incontro dei vescovi cattolici ha assunto un evidente
valore simbolico: “Aleppo è da anni sotto assedio - sottolinea il patriarca Grégorios
III - ma Homs forse è la città che è stata più martoriata. Per questo, da quando lì
è terminato il conflitto, i capi delle Chiese cristiane di Siria l'hanno visitata
tante volte. Vogliamo manifestare una particolare cura per quella gente ferita e accompagnare
il loro desiderio di ricominciare. Ho saputo che forse presto arriveranno le nuove
campane, dopo che quelle che c'erano prima del conflitto sono state rubate. Noi proviamo
pena nel vedere il dolore del popolo - conclude il patriarca - e vediamo che tanti
vanno via, perchè non ne possono più della paura e delle sofferenze. Ma siamo anche
fieri dei nostri preti, dei religiosi e delle religiose, che sono tutti rimasti al
loro posto, per camminare insieme con il popolo nella fede in Gesù, anche in questo
tempo così difficile”. (G.V.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |