2015-03-19 14:00:00

Argentina: messaggio dei vescovi per le prossime elezioni


È impegno e responsabilità di tutta la cittadinanza partecipare al processo elettorale: lo ribadisce la Conferenza episcopale argentina (Cea), in un messaggio diffuso ieri, nell’ambito della 170.ma riunione della Commissione permanente. Il 2015 si presenta, infatti, ricco di appuntamenti elettorali per il Paese, chiamato alle urne non solo per le votazioni presidenziali, in programma per il 25 ottobre, ma anche per le provinciali e le comunali. In vista di tali tornate elettorali, dunque, i presuli argentini auspicano che non si verifichino violenze, così che i cittadini possano praticare “il sano esercizio delle libertà politiche e civili”, tanto più che “le elezioni sono un elemento indispensabile della vita repubblicana” e “democratica”.

Rispetto, dialogo e promozione del bene comune
Rispetto, dialogo, promozione del bene comune sono, quindi, i valori necessari richiamati dalla Cea che sottolinea alcuni obiettivi da raggiungere: “il superamento dell’emarginazione e della povertà estrema; la malnutrizione infantile; la creazione di posti di lavoro; il rispetto dei diritti umani e la difesa della vita dal concepimento e fino alla morte naturale; il rafforzamento di una educazione inclusiva e di qualità; la lotta al narcotraffico ed alla tratta delle persone; il calo dell’inflazione che impedisce la crescita ed erode gravemente le entrate dei più poveri; la trasparenza dell’amministrazione pubblica e la lotta contro ogni forma di corruzione”. 

Valutare i candidati in base ad integrità ed onestà
Inoltre, la Chiesa argentina auspica che i funzionari pubblici siano assunti per merito, e non per il loro schieramento politico, insieme ad una capacità, nei governanti, di guardare le cose, come ad esempio le opere pubbliche, in un’ottica a lungo termine, e non in base “al tornaconto politico immediato”. Esercizio “responsabile” della cittadinanza e non “risultato di un marketing”, dunque, le votazioni dovranno servire a valutare i candidati in base alla loro “integrità ed onestà personale”, alle “capacità ed idoneità” che presentano per la funzione che dovranno assolvere, per le “proposte ed idee” che dovranno illustrare “con chiarezza”, nell’ambito di “dibattiti seri ed approfonditi”.

Rafforzare convivenza con verità, giustizia e libertà
Essenziale, continua la Cea, sarà anche “la volontà e la capacità di dialogo” dei candidati, perché “ascoltare gli altri non è segno di debolezza, ma di grandezza”. In questo senso, la Chiesa argentina auspica che le elezioni di quest’anno siano “un momento propizio per iniziare un esame di coscienza collettivo”, per “maturare” e “crescere nella cultura del dialogo e dell’incontro”. “La responsabilità è di tutti – concludono i vescovi di Buenos Aires – Nessuno si può esimere dal partecipare, secondo le proprie possibilità, al rafforzamento della convivenza all’interno del Paese”, guardando ai “valori di verità, giustizia, libertà, solidarietà e riconciliazione, così da far crescere l’amicizia sociale”. (I.P.)








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