2015-03-19 07:53:00

Israele. Al via la formazione del nuovo esecutivo Netanyhau


Anche in Israele si guarda con preoccupazione a quanto successo in Tunisia, mentre l’attenzione interna è tutta puntata sulla formazione del prossimo governo Netanyahu, dopo la sua chiara vittoria alle elezioni, e sulle ricadute nell’ambito dei rapporti con i palestinesi. All’esponente del Likud i messaggi da parte di vari leader interni e internazionali. Sentiamo Graziano Motta:

E’ finora mancata la reazione di Abu Mazen presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, ma ci sono state due interessanti prese di posizione, quella del deputato Jamal Huwail, esponente di Al Fatah, secondo il quale, sfumate le possibilità di un accordo di pace, occorre prioritariamente intensificare la resistenza contro l’occupazione israeliana, e poi mobilitare le istanze internazionali  e rafforzare l’unità nazionale, ovvero cercare di comporre le divisioni con Hamas al potere a Gaza. Il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat punta soprattutto a  far avviare al più presto dalla Corte penale internazionale il processo a Netanyahu per crimini di guerra. Per il rilancio  del processo di pace si pronuncia Federica Mogherini, in un messaggio di congratulazioni a nome dell’Unione Europea che, afferma, sostiene strenuamente una soluzione pacifica del conflitto con i palestinesi “a causa del quale troppe generazioni sono state private della pace” ed “è ora di voltare pagina”. E si sta sciogliendo il gelo dell’amministrazione Obama verso Netanyahu. Il presidente, ha assicurato il suo portavoce, si congratulerà per l’esito delle elezioni nei prossimi giorni, lo fatto invece ieri con una telefonata  il Segretario di Stato Kerry.








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