2015-03-20 12:53:00

Spagna. Ora di religione per il 63,5% degli scolari


Secondo il Rapporto annuale sull’insegnamento religioso cattolico nelle scuole, pubblicato in questi giorni dalla Commissione episcopale per l’educazione e la catechesi della Conferenza episcopale spagnola, il 63,5% degli alunni scolarizzati frequenta l’ora di religione. Dei circa cinque milioni e mezzo di alunni iscritti, più di tre milioni e mezzo ricevono un’educazione cattolica. Tuttavia, i vescovi della commissione hanno manifestato il loro rammarico per gli effetti del nuovo regolamento imposto dalla Legge organica per il miglioramento della qualità dell’educazione (Lomce) che poco più di un anno fa ha eliminato l’obbligatorietà dell’offerta del corso di religione nei centri di educazione superiore, i quali non sono tenuti a garantire questa opzione per gli alunni ed i genitori che la richiedano.

Garantire il diritto dei genitori all’educazione dei figli
Attualmente, infatti, solo il 41,2% degli alunni delle scuole superiori frequenta il corso di religione. “In questa importante tappa della formazione - si legge nella nota - non è garantito in modo sufficiente e adeguato il diritto dei genitori affinché i figli ricevano la formazione religiosa e morale che desiderano. In questo modo, non si rispetta né il mandato costituzionale, né l’accordo tra lo Stato spagnolo e la Santa Sede del 3 gennaio 1979”.

L’educazione, priorità della Chiesa e dell’evangelizzazione
Il Rapporto della Commissione episcopale ricorda poi che l’insegnamento della religione a scuola fa parte del diritto dei genitori di educare i figli secondo le proprie convinzioni religiose. La nota ricorda le parole di Benedetto XVI riguardo all’importanza dell'educazione nella fede: “La dimensione religiosa è intrinseca al fatto culturale, contribuisce alla formazione globale della persona e permette di trasformare la conoscenza in saggezza di vita”. Infine, l’episcopato ha ribadito il suo impegno a seguire le indicazioni di Papa Francesco che ha indicato l’educazione cattolica come “una delle sfide più importanti della Chiesa impegnata, oggi, a compiere la nuova evangelizzazione in un contesto storico e culturale in costante trasformazione”. (A.T.)








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