2015-03-26 12:03:00

Bolivia: i vescovi chiedono elezioni libere e pacifiche


I vescovi della Bolivia invitano la comunità nazionale ad esercitare il diritto civile di voto in piena coscienza, nella libertà e con il pensiero rivolto al bene comune dei cittadini. Il presidente della Conferenza episcopale boliviana (Ceb), sottolineando questi aspetti in vista delle elezioni di domenica 29 marzo, ha chiesto ai candidati "di cercare di fare del loro meglio". "Devono essere elezioni credibili, libere, di cui i cittadini hanno consapevolezza" ha detto mons. Oscar Aparicio, presidente della Ceb.

Il giorno del voto, le celebrazione delle Palme si terranno regolarmente
Dalla stessa fonte di Fides in Bolivia si apprende che mons. Jesús Juarez, arcivescovo di Sucre, ha chiesto agli elettori di partecipare alle elezioni con calma e senza fanatismi, per vivere una giornata tranquilla e normale, senza liti né frodi da nessuna delle parti. La Conferenza episcopale ha comunicato che le attività religiose previste per la Domenica delle Palme, giorno della consultazione, si svolgeranno regolarmente perché non influiscono in alcun modo con le attività elettorali.

Al voto più di 6 milioni di elettori
​Lo scenario politico delle elezioni regionali del 29 marzo è incerto, anche perché le forze dell'opposizione non si sono raggruppate in un unico fronte, e ciò potrebbe determinare una sostanziale parità dei consensi ai diversi candidati. Molto attivo nei giorni scorsi è stato il partito dell’attuale governo, "Movimiento al Socialismo" (Mas), che ha portato il Presidente Evo Morales nella maggior parte dei dipartimenti del Paese per sostenere i propri candidati. Più di 6 milioni sono gli elettori chiamati a votare per i 9 governatori, 339 sindaci, i membri dell'assemblea, consiglieri e magistrati, che assumeranno gli incarichi per i prossimi cinque anni. (C.E.)








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