C’è la concreta possibilità che si riaprano le indagini sull’omicidio di don Andrea Santoro, il sacerdote "fidei donum" ucciso a Trabzon, in Turchia, il 5 febbraio 2006 mentre stava pregando nella sua chiesa. A riferirlo è l’agenzia Fides. Per l’assassinio è stato condannato a una pena di 18 anni di carcere il giovane turco Oguzhan Akdin, che all'epoca dell'omicidio aveva 16 anni.
Nel 2006 indagini negligenti
Adesso, gli organi della giustizia turca, nel riconsiderare
il caso, tornano a prendere in esame l’ipotesi che l'omicidio non sia stato commesso
dall’adolescente con problemi di miopia che, in quell'occasione, avrebbe esploso tre
colpi senza mancare mai il bersaglio. Secondo quanto riportato dalla stampa turca,
emergerebbero elementi che confermano la negligenza con cui allora furono condotte
le indagini. Il caso doveva essere assegnato alla competenza dei dipartimenti giudiziari
incaricati delle indagini sul terrorismo e la criminalità organizzata mentre venne
seguito da quello che si occupa di pubblica sicurezza. Risulterebbe poi che la ricerca
di indizi nell'abitazione del condannato venne condotta in modo superficiale e anche
le dichiarazioni processuali dell'indagato risultarono allora vaghe e confuse. Al
tempo del processo, la Procura dichiarò di non aver trovato riscontri alle notizie
circolate sulla stampa, secondo cui l'omicida apparteneva a un gruppo di estremisti
nazionalisti e fondamentalisti, optando per un gesto isolato di un fanatico squilibrato.
(B.C.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |