2015-03-28 13:02:00

Filippine: anche la Chiesa esaminerà accordi per Mindanao


Il Presidente Benigno Aquino ha chiamato i cardinali Luis Antonio Tagle e Orlando Quevedo e il presidente della Conferenza episcopale filippina, mons., Socrates Villegas, a fare parte della speciale commissione incaricata di esaminare il Bangsamoro Basic Law (Bbl), l’accordo di pace siglato un anno fa tra il Governo filippino e il gruppo ribelle “Moro Islamic Liberation Front” (Milf) che attende ancora di essere ratificato. Lo ha annunciato ieri lo stesso Capo dello Stato in un discorso alla nazione, in cui ha indicato anche i nomi degli altri membri della commissione.

Processo di pace messo in forse dalle recente ripresa delle violenze
Si tratta di personalità autorevoli e indipendenti che dovranno valutare i termini dell’intesa raggiunta nel 2014 per porre fine all’annoso conflitto armato tra il Governo centrale di Manila e gli indipendentisti musulmani e promuovere pace e stabilità a Mindanao, teatro anche nelle scorse settimane di nuovi scontri. Proprio la ripresa delle violenze ha rimesso in forse il processo di pace nelle Filippine del sud. Dopo l’uccisione il 25 gennaio di 43 poliziotti caduti in uno scontro a fuoco con le milizie del Milf e del Biff (Bangsamoro Islamic Freedom Fighters) a Mamasapano, nella provincia di Maguindanao, è infatti cresciuta nell’opinione pubblica l’ostilità al processo di pace che continua invece ad essere sostenuto con convinzione dalla Chiesa locale.

L’appello dei leader cristiani e musulmani di Mindanao
Un appello a rilanciare l’impegno per la pace e a restituire un “clima di riconciliazione” nel sud del Filippine è venuto in questi giorni dai leader del Consiglio interreligioso (Ifcl) che fa capo al Silsilah, il movimento fondato nel 1984 dal missionario Pime padre Sebastiano d’Ambra per promuovere il dialogo islamo-cristiano. I leader cristiani e musulmani di Mindanao hanno sottolineato che le parti in causa devono mostrare più aperture al compromesso e hanno esortato le varie anime che compongono la galassia ribelle filo-islamica delle Filippine a trovare un punto comune e collaborare, parlando a una sola voce, per favorire i negoziati e costruire una società “pluralista” a Mindanao. (L.Z.)








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