2015-03-28 18:59:00

La Fiom scende in piazza, per Mattarella è l'ora della crescita


Contro il Jobs act, la riforma del lavoro del governo Renzi, oggi pomeriggio in piazza a Roma la Fiom, i metalmeccanici della Cgil guidati da Maurizio Landini.  Alla manifestazione che da Piazza della Repubblica ha raggiunto Piazza del Popolo hanno partecipato numerosi movimenti e associazioni, insieme al  segretario generale della Cgil Susanna Camusso e a molto dirigenti politici di sinistra, anche della minoranza Pd. Servizio di Giampiero Guadagni:

Inizia una nuova primavera del lavoro. Sotto lo slogan: Unions, per richiamare le origini del movimento sindacale, Maurizio Landini lancia la cosiddetta “Coalizione sociale” un fronte comune che si contrappone al governo Renzi, accusato di favorire la precarietà del lavoro e di essere peggio del governo Berlusconi.  “Basta con gli spot elettorali, nei prossimi giorni metteremo in campo azioni concrete nei luoghi di lavoro, pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo”, afferma il leader della Fiom. Con un filo di ironia Landini aggiunge: Renzi stia tranquillo, non siamo qui contro di lui, ma abbiamo l'ambizione di proporre idee per il futuro dell'Italia. Spiega ad esempio Landini: non bastano le 79 mila assunzioni tra gennaio e febbraio, vogliamo risolvere i problemi con la creazione di milioni di posti di lavoro nei prossimi anni. A distanza, Renzi ribatte: siamo lavorando per cambiare il paese, scrostando un sistema economico e istituzionale che pareva intoccabile.

Intanto il Governo alza le stime della crescita del prodotto interno lordo allo 0,7%. E della concreta prospettiva di uscita dalla crisi ha parlato in una intervista al quotidiano francese Le Figaro anche il capo dello Stato Mattarella, per il quale il rigore è stato necessario, ma questa è l’ora della crescita. Intervenendo oggi a Firenze a Expo Idee, Mattarella ha aggiunto che l’Esposizione universale è una sfida che non può andare delusa. 








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