2015-03-28 14:57:00

Teresa d'Avila: una riforma iniziata dalla preghiera


Santa Teresa d’Avila, di cui si celebra il 500.mo anniversario della nascita, è stata una grande riformatrice all’interno della Chiesa. Ma cosa c’era alla base della sua riforma? Federico Piana lo ha chiesto a padre Jean Joseph Bergara, procuratore generale dei Carmelitani Scalzi:

R. – La forza della preghiera. La preghiera non tanto come formule che si dicono, ma come un legame innamorato del Signore che ci ama. Per lei, quello che fonda la riforma del Carmelo è ritrovare un legame profondo col Cristo. E tutto inizia da questo legame profondo con Cristo: la relazione con Lui, la relazione con gli altri. Dice: “Pensiamo molto a questo Signore che ci ama tanto”. Per Teresa d’Avila la riforma è soprattutto tornare al centro del nostro cuore, uscendo dalla superficialità e pregando, ma sempre con una finalità apostolica. Non per chiudersi, ma aprendo il Carmelo all’umanità, all’universalità, a tutti quelli che si perdono e che sono lontani da Dio. Anche per le monache di clausura, che vivono in clausura, la loro finalità è l’umanità: è sempre un’apertura per la salvezza di tutti gli uomini. Ma come? Con che mezzi? Quali sono i mezzi? La preghiera, i sacrifici, la comunione con gli altri, con i più piccoli, con quelli che soffrono, offrendo tutta la propria vita per loro. Questo è il metodo, che inizia però con questo legame innamorato con il Signore. Per Teresa d’Avila la preghiera è una relazione innamorata con Gesù.

D. – Il messaggio di Santa Teresa di Gesù è ancora attuale oggi e perché?

R. – Sì, esattamente. Ma perché è attuale? Perché c’è un vuoto dell’umanità, ci sono tanti che cercano un senso alla loro vita. La gente oggi – penso in particolare ai giovani – cerca un amore che dura, che abbia una radicalità e fare un incontro profondo col Signore: un incontro vero col Signore trasforma la vita! Penso che questa radicalità oggi rappresenti giustamente una chiamata. E poi questo dà un senso alla vita: quando uno incontra l’amore della sua vita, la sua vita viene trasformata. In questo senso il Carmelo è una scuola di trasfigurazione, di cambiamento interiore. Teresa d’Avila dice la frase in spagnolo: “Copar con el agua viva”; aver bevuto all’acqua viva, cambia la vita. Quindi penso che tanti abbiano fatto l’esperienza di incontrare veramente Dio in se stessi, sapendo che siamo veramente tempio della Trinità; ma non semplicemente in modo intellettuale, ma con una esperienza vitale, una esperienza di vita, questo trasforma veramente la vita.

D. – In occasione di questo grande anniversario avete lanciato una preghiera mondiale. Ce la vuole raccontare?

R. – E’ un’iniziativa del nostro padre generale, padre Saverio Cannistrà. La missione specifica del Carmelo è quella di pregare per l’umanità. Il nostro padre generale ha proposto a tutto l’Ordine di pregare, anche insieme alle altre religioni – quelli che ovviamente vogliono – e con tutta l’umanità, per la pace, per il dono della pace all’umanità. In tutte le nostre comunità dei padri e delle monache ed anche nell’Ordine secolare nel mondo intero, abbiamo pregato per la pace, proprio in occasione della nascita della santa madre. Ed è stato il Santo Padre Francesco a iniziare la preghiera.








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