2015-03-31 08:03:00

Libano: progetto educativo della Chiesa per i rifugiati


Un progetto di missione educativa in Libano verrà presto avviato, insieme, da due Congregazioni, quella dei Frateli de La Salle e quella dei Fratelli Maristi. L’iniziativa, spiega una nota congiunta, si articolerà in tre fasi: innanzitutto, verrà avviato “un progetto che creerà spazi per accogliere i bambini rifugiati. Poi, verrà stabilito un ufficio internazionale in Libano, per coordinare le attività della vita quotidiana”. Quindi, l’attività verrà espansa per “rispondere ai bisogni dei giovani emarginati”. I destinatari dell’iniziativa, infatti, sono “bambini e giovani, in linea con entrambi i carismi delle Congregazione e all'interno delle loro rispettive competenze di base: l'educazione e la pastorale giovanile”.

Andare nelle periferie esistenziali dell’uomo
Il nome della missione comune - prosegue la nota - sarà “Il progetto Fratelli”. L’idea è nata alla fine del 2014, quando entrambe le Congregazioni “hanno discusso il modo migliore per rispondere alla difficile situazione degli sfollati, ai confini dei diversi Paesi nel mondo di oggi”. Le discussioni si sono inquadrate nel contesto dei rispettivi Capitoli generali dedicati al tema “Verso terre nuove”, per i maristi, e “Oltre i confini”, per i lasalliani. “Sappiamo che queste espressioni non sono semplici riferimenti geografici – ribadisce la nota - ma anche una sfida ad andare alle periferie dei confini personali, culturali, delle congregazioni e delle strutture”.

Sviluppare la logica evangelica della fraternità
L’obiettivo comune, quindi, è quello di “sviluppare la logica evangelica del dono, della fraternità, dell'accettazione della diversità e dell’amore reciproco”. Il tutto lasciandosi ispirare dalla Lettera che Papa Francesco ha scritto a tutti i consacrati, lo scorso novembre, in cui il Pontefice “spinge a considerare la testimonianza profetica di congregazioni che lavorano insieme”. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.