2015-04-01 16:00:00

Cardinale Parolin: l’economia sia a servizio della dignità dell’uomo


"L'invito del Papa al senso di responsabilità nel mondo della finanza e dell'economia vale anche per i fenomeni della  corruzione ed è rivolto anche agli uomini politici, per i fenomeni che interessano anche l'Italia". E' quanto affermato  dal cardinale Pietro  Parolin, segretario di Stato vaticano, interpellato sul ddl anticorruzione in Italia, al termine dell’incontro “Moneta e impero”, che si è svolto ieri pomeriggio a Roma, promosso da Limes e dall’Opera Romana Pellegrinaggi. Sul tema del convegno ascoltiamo il suo commento raccolto da Marina Tomarro:

R. - Anche l’attività economica deve essere messa al servizio della dignità umana e della crescita dell’uomo. E quindi avere un’attenzione particolare per l’uomo e soprattutto per l’uomo più debole e più vulnerabile, per i poveri. Quindi un’economia a servizio, non un’economia che domina, un’economia che si impone, ma un’economia che diventa veramente uno strumento di crescita personale e comunitaria.

D. – Per evitare questa economia dell’esclusione cosa si potrebbe fare di più?

R. - Le istituzioni dovrebbero avere un approccio etico all’economia, non un approccio meramente economico o finanziario dove prevalgono i criteri del profitto, ma un approccio etico con cui veramente la finanza e l’economia siano messe a disposizione della gente. E naturalmente anche il Papa chiede anche ai poveri di avere un impegno attivo in questo senso e di collaborare perché l’economia possa diventare un’economia a misura d’uomo.

A margine dell’incontro, il cardinale Parolin ha parlato della sua prossima partecipazione al “Vertice delle Americhe”, che si terrà nella città di Panama i prossimi 10 e 11 aprile e che vedrà per la prima volta la partecipazione della delegazione cubana. ”Questa è un occasione - ha spiegato il porporato - per gettare le basi di una futura collaborazione proficua”. Il segretario di Stato ha affrontato anche lo spinoso problema degli immigrati dei Paesi sudamericani, che tentano di passare la frontiera degli Stati Uniti attraverso il Messico. “Sono stato in Messico lo scorso anno – ha detto - per partecipare al seminario sulle migrazioni, e penso che sia stato un momento molto importante, perché tutti i Paesi partecipanti sono stati d’accordo sullo stabilire una collaborazione tra di loro per dare risposte a questo problema. Io credo che quello delle migrazioni sarà uno dei punti sui quali si focalizzeranno i lavori del summit di Panama”.

Al convegno era presente anche il presidente del Senato Pietro Grasso che ha sottolineato come la prima sfida da affrontare sia quella di un ritorno all’economia reale e poi di riaffermare il ruolo pubblico rispetto alle imprese che soddisfano bisogni sociali primari. "I conflitti economici e finanziari - ha spiegato il presidente del Senato - sono tanto più pericolosi in quanto combattuti con capitali creati non dall'economia reale, ma dalla smaterializzazione del lavoro e della produzione. Capitali che vengono trasferiti nell'empireo anonimo e oscuro della finanza sovranazionale, dove non ci sono persone, nomi, volti, ma banche centrali, fondi sovrani che compiendo solo operazioni virtuali e improduttive generano insicurezza ed incertezza nei mercati".








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