2015-04-04 08:33:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo di Pasqua


Nel Vangelo del giorno di Pasqua, Pietro e Giovanni, avvertiti da Maria di Magdala, corrono verso il sepolcro dove non c’è più il corpo di Gesù. Pietro entra per primo e osserva i teli posati e il sudario, che era stato sul suo capo, avvolto in un luogo a parte. Poi entra anche Giovanni: vede e crede:

“Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti”.

Sulla Pasqua di Risurrezione ascoltiamo una breve riflessione di don Ezechiele Pasotti:

Bisognerebbe avere cuore e voce possente di profeta per accostarsi al vangelo di oggi e dire la forza irrompente dell’evento che ha cambiato la storia dell’uomo: “Cristo è risorto! È veramente risorto”. “Presto, andate a dire ai suoi discepoli: ‘È risorto dai morti…!’”, dice l’angelo alle donne. Ed esse “corrono”. E da allora è la Chiesa tutta che corre per il mondo a portare questa notizia così radicale per l’uomo. «Dio non si “rassegna” alla morte dell’uomo. Cristo è venuto nel mondo per convincerlo di questo – ci ha detto S. Giovanni Paolo II –, Cristo è morto sulla croce ed è stato deposto nel sepolcro, per rendere testimonianza proprio a questo fatto; Dio non si “rassegna” alla morte dell’uomo! …In Cristo la morte è stata sfidata. Cristo con la sua morte ha vinto la morte. Ecco il giorno fatto dal Signore. Questo è il giorno della grande riscossa di Dio: della riscossa contro la morte. L’uomo si rassegna alla morte? O è invece disposto a farsi partecipe della grande riscossa di Dio? L’uomo si rassegna alla morte, quando aspira soltanto alle cose della terra… L’uomo si rassegna purtroppo alla morte e non soltanto l’accetta, ma anche l’infligge… L’uomo non solo si rassegna alla morte, ma ha fatto di essa non di rado il metodo della sua esistenza sulla terra… – E il Papa concludeva chiedendosi: È disposto l’uomo d’oggi a farsi partecipe della grande riscossa di Dio contro la morte?» (S. Giovanni Paolo II, Messaggio per la Pasqua del 1986). E tu, che oggi ascolti questo vangelo, perché sei rassegnato e cerchi Gesù tra i morti, in una religiosità che non può dare la vita? È vivo il Signore, invoca il suo nome, ti risponderà, non sarai deluso.








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