2015-04-04 12:55:00

Negli Usa appello dei vescovi dell’Indiana per la libertà religiosa


I vescovi cattolici dello Stato dell’Indiana, negli Stati Uniti, invocano dialogo e buon senso in merito alle polemiche scaturite dal "Religious Freedom Restoration Act": la legge prima approvata dal Congresso e poi rinviata dal governatore Mike Pence per alcuni emendamenti. La norma che intende regolare la libertà religiosa nello Stato – riferisce l’Osservatore Romano – è stata contestata da diverse associazioni a difesa degli omosessuali perché ritenuta discriminatoria

Un diritto "tra i più cari"
Nel documento dei presuli si mette in luce come l’approvazione abbia diviso le persone, da qui l’appello per un dialogo rispettoso in modo che “nessuno in Indiana debba affrontare la discriminazione, per l’orientamento sessuale o perché vive una fede religiosa”. I vescovi ricordano che ogni uomo è immagine di Dio e pertanto merita di essere trattato con rispetto e dignità anche in ambiti come il lavoro, l’assistenza sanitaria e l’istruzione. Si ricorda anche che “la libertà religiosa è uno dei diritti più cari nella Costituzione degli Stati Uniti” e i diritti di uno non devono essere usati per negare quelli degli altri.

No a un indebito peso
In conclusione, i vescovi dell’Indiana affermano di volere sostenere “gli sforzi per difendere la dignità che Dio ha dato a tutto il popolo dello Stato, salvaguardando i diritti delle persone di tutte le fedi a praticare la loro religione senza indebito peso da parte del governo”. Nel frattempo, di fronte alle polemiche e soprattutto all’alzata di scudi di alcune aziende che si sono schierate pubblicamente con i contestatari, il governatore dell’Indiana ha corretto il tiro rigettando la legge così come formulata e rimandandola al Congresso affinché venga corretta. (B.C.)








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