2015-04-05 13:22:00

Kenya e Somalia: programmi di Aiuto alla Chiesa che Soffre


Investire nell’educazione, nella comunicazione e nel dialogo per combattere l’estremismo in Paesi come il Kenya, reduce dal grave attentato terroristico di giovedì scorso, e la Somalia. Sono le linee guida dell’intervento di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) , che sta lavorando per “ricomporre i conflitti che dividono questi due Paesi confinanti”. In un comunicato, Acs riferisce che in Kenya sono previsti programmi umanitari e educativi per chi vive costantemente sotto minaccia. “Nel 2012 è stata lanciata Radio Akicha, emittente che trasmette dalla diocesi keniota di Lodwar e che si rivolge ai Turkana, tribù keniota di fede cristiana”. Si realizza anche un programma educativo e pastorale, che prevede programmi di stampo religioso, notizie e musica. Anche “i musulmani ascoltano con interesse le trasmissioni - racconta ad Acs padre Avelino Bassols, della locale comunità missionaria di San Paolo Apostolo - al punto che alcuni di loro hanno comprato una Bibbia per approfondire i testi sacri ascoltati in radio”. Tra l’altro la presenza di questa emittente favorisce la diffusione di informazioni riguardanti l’Aids, fino al sostegno pastorale per i fedeli. “In Kenya - riferisce ancora Acs - la popolazione è a quasi totale maggioranza cristiana, l’84,4%, seguono i musulmani, ma il Paese africano ha subito, in questi ultimi anni, le terribili incursioni terroristiche di al Shabaab”. “In Somalia il 99,8% della popolazione è di fede musulmana. La libertà religiosa è del tutto inesistente per la piccola minoranza cristiana, pesantemente perseguitata dagli estremisti”. (B.C.)








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