2015-04-06 21:00:00

Roma si prepara al Giubileo: coinvolte anche le periferie


Roma si prepara al Giubileo straordinario della Misericordia, che sarà ufficialmente indetto l’11 aprile nella Basilica di San Pietro, quando Papa Francesco leggerà la Bolla istitutiva al termine dei vespri. L’inaugurazione dell'evento è stata fissata all’8 dicembre 2015, data per la quale amministrazione capitolina e associazioni si stanno organizzando per accogliere il flusso dei pellegrini in arrivo. Il servizio di Michele Raviart:

Il Giubileo straordinario sarà un momento di preghiera e riflessione sulla Misericordia, che riguarderà tutta la città di Roma e non solo le quattro Basiliche maggiori. Giovanna Marinelli, assessore al Turismo e alla cultura del Comune di Roma:

“Le aspettative sono legate molto alla scelta che ha fatto Papa Francesco, che è quella a favore degli ultimi, per intenderci. E dunque, noi pensiamo a un’attenzione particolare alle periferie. Riteniamo che il discorso di un percorso attraverso le grandi Basiliche romane sia effettivamente una modalità anche per promuovere un contatto non solo con il centro storico della città, ma anche con le aree più periferiche e meno favorite. Stiamo incominciando a lavorare su un discorso che coinvolga tutta la città”.

Secondo le prime stime, a Roma arriveranno per via aerea almeno un milione di persone in più rispetto al normale, senza contare che la maggior parte dei pellegrini raggiungerà la città con bus organizzati. Lorenzo Lo Presti, amministratore delegato di “Aeroporti di Roma”:

“Certamente, ci aspettiamo un po’ di traffico aggiuntivo da Sudamerica, Messico, Filippine – per citare tre aree dove c’è una forte presenza del mondo cattolico – ma certamente anche dall’Europa. Stiamo già lavorando con l’Opera Romana Pellegrinaggi per uno scambio di dati e di informazioni, per mettere a punto non solo le infrastrutture ma anche tutti i servizi aggiuntivi necessari per questo grande evento”.

Rispetto al Duemila, il numero di alberghi e strutture ricettive è triplicato. L’obiettivo è quello di evitare ogni speculazione sui pellegrini, come spiega Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma:

“E’ una cosa che abbiamo fatto anche nel Giubileo del 2000. Abbiamo concordato 10 punti: una questione di etica, di comportamento nei confronti del pellegrino che si affaccia nella nostra città, e anche per una questione commerciale affinché non diventi una speculazione, come magari qualche volta accade. Perché noi ci teniamo a dare questo senso etico a un evento così importante”.

Uno sforzo organizzativo che punta non solo a garantire la sicurezza – cruciale nella situazione internazionale attuale – ma anche a rendere Roma città dell’accoglienza. Rosario Cerra, presidente Confcommercio Roma:

“Ci aspettiamo di poter dimostrare che questa città è una città accogliente, che questa città ha un valore di umanità molto forte e ci aspettiamo anche che nella sinergia che facciamo con l’amministrazione si riesca a mettere insieme e si capisca una volta per tutte che privato e pubblico, in questi eventi, devono collaborare e lavorare insieme per costruire qualcosa che poi resta, resta nel tempo”.








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