Una emittente radiofonica al servizio dei rifugiati del nord Iraq, appartenenti a diversi gruppi etnici e religiosi - cristiani e musulmani, curdi, sciiti eyazidi - costretti ad abbandonare le proprie case davanti all'offensiva dei jihadisti del sedicente Stato Islamico. E con questo spirito - riferisce l'agenzia Fides - che ha iniziato le sue trasmissioni Radio al Salam, la radio della pace, inaugurata a Erbil il 5 aprile.
Una radio per dare aiuto concreto alla vita quotidiana degli sfollati
“Questa emittente radio è per tutti quelli che sono stati cacciati dalle proprie case,
per tutti i rifugiati” ha detto durante la trasmissione inaugurale padre Pascal Gollnisch
dell'Ouvre d'Orient, l'organismo di Aiuto ai cristiani d'Oriente che sostiene l'iniziativa,
insieme alla Fondation Raoul Follereau. “Come suggerisce il nome - ha aggiunto il
sacerdote francese - si tratta di un'emittente radio per la pace, per dare aiuto concreto
alla vita quotidiana degli sfollati”.
Tra le iniziative anche un servizio di registrazione delle nuove nascite
Radio al Salam trasmette da Ankawa, il sobborgo della capitale del Kurdistan iracheno
abitato in maggioranza da cristiani e anch'esso riempitosi nel 2014 di insediamenti
di rifugiati fuggiti dalla Piana di Ninive. Tra le iniziative già messe in cantiere
dalla radio, un servizio di registrazione delle nuove nascite che si verificano in
seno alla moltitudine di sfollati raccolti anche nei campi profughi. Si calcola che
i rifugiati in Iraq dall'inizio del nuovo conflitto siano più di due milioni. (G.V.)
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