Ue promuove l'Italia su riforme , ma crescita resta lenta

C'è una forte identità di vedute tra Italia e Unione europea sul percorso di consolidamento dei conti pubblici e il ritorno alla crescita. Così il ministro dell'Economia Padoan dopo l’incontro di oggi a Roma con il vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis. Restano diverse sfide da affrontare,ma l’ Italia incassa la piena fiducia su riforme e aggiustamenti di bilancio. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Le cifre previsionali inserite dal governo italiano nel Documento di economia e finanza sono ampiamente in linea con le previsioni della Commissione europea. Il testo è dunque sostanzialmente promosso in quanto coincidono le aspettative di ripresa e crescita, stimate in un + 0.6% per quest’anno e 1,3% nel 2016. Tuttavia il vicepresidente dell'esecutivo Ue, fa notare che in Italia il processo è lento e permangono numerose sfide: il debito pubblico molto alto che trattiene la crescita, la scarsa produttività e l’ancora eccessiva disoccupazione.  “Nel Def  tutto ciò è comunque stato previsto, quindi siamo fiduciosi”, osserva Dombrovskis, che si riserva di valutare nel dettaglio il documento solo con le stime di primavera, tra qualche settimana. Dall'analisi dipenderà l’ok o meno per l’Italia a sfruttare la clausola delle riforme per il 2016, riforme che sono "ambiziose" ha sottolineato Dombrovskis, ma si è fiduciosi sulla loro realizzazione - specie in ambito di amministrazione pubblica, giustizia e istruzione- così come c'è fiducia e sostegno all'iter previsto per gli aggiustamenti di bilancio. Se questi obiettivi saranno raggiunti, ha detto ai giornalisti il vicepresidente dell'esecutivo europeo, porteranno beneficio agli italiani con una ripresa piu' forte e la creazione di posti di lavoro. Il via libera dell’Ue è arrivato infine anche sul tesoretto risparmiato dal governo per 1,6 miliardi: potrà andare ad alcuni interventi prioritari,in base alle decisioni dell'esecutivo, l’importante per la Commissione è centrare gli obiettivi risanamento.