2015-04-14 14:30:00

Allarme dei vescovi nigeriani per i metodi contro la vita


“Il continuo spargimento di sangue causato da omicidi gratuiti, terrorismo, conflitti etnici, uccisioni rituali, incidenti stradali e suicidi in Nigeria mette seriamente in questione la nostra identità di africani e la nostra civiltà di nazione” affermano i vescovi della Provincia ecclesiastica di Ibadan, nel sud della Nigeria, presentando la Conferenza internazionale dedicata alla famiglia e alla vita, che si è aperta ieri a Ibadan e che si concluderà domani.

Proteggere la vita dal concepimento fino alla morte naturale
Nel documento - riferisce l’agenzia Fides - si ricorda che la vita è un dono di Dio, e che “inizia al momento del concepimento, e deve essere protetta fino alla morte naturale”. “I nigeriani - sottolineano i vescovi - amano la vita, accolgono i figli come doni preziosi, celebrano la maternità e sostengono il matrimonio come un’unione tra uomo e donna. Ogni bambino merita una casa e l’amore e le cure di un padre e di una madre”.

Condanna per aborto, contraccezione, traffico di esseri umani e manipolazioni genetiche
​, Per questo, i vescovi “condannano l’incessante promozione, da parte di alcune organizzazioni internazionali, dei ‘diritti sessuali e riproduttivi’, secondo l’espressione occidentale, un eufemismo per aborto, pianificazione familiare artificiale e contraccezione, come ingannevoli e inaccettabili”. Si ricorda infine che “l’intera persona umana appartiene a Dio. Questo significa che né la persona né parti del suo corpo possono essere ridotti ad una mercanzia per scopi commerciali. Di conseguenza, condanniamo con forza il traffico di esseri umani, il commercio sessuale, il traffico di ovuli umani, le manipolazioni embrionali e la raccolta illegale di organi umani”. (L.M.)








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