“Riaffermiamo il nostro impegno a lavorare per l'uguaglianza degli esseri umani e per i diritti dei gruppi emarginati come donne, minoranze, tribali, popolazioni indigene. Sentiamo il dovere di promuovere i valori universali della giustizia e della pace e di applicarli nel contesto sociale dell’Asia contemporanea”. Lo affermano i delegati delle Commissioni “Giustizia e Pace” dei vescovi asiatici, riunitisi a Bangkok per l’incontro “Pace e riconciliazione nel contesto asiatico”, organizzato dalla Federazione delle conferenze episcopali (Fabc) dell’Asia dal 7 all’11 aprile. L’incontro, promosso dall’Ufficio per lo Sviluppo Umano della Fabc, ha riunito sacerdoti, religiosi e laici da Giappone, Hong Kong, Macao, Filippine, Singapore, Indonesia, Malesia, Thailandia, Myanmar, Bangladesh, India, Nepal, Sri Lanka e Pakistan.
Paradosso Asia: dalla crescita del Pil alla povertà estrema e malnutrizione
Nel documento finale, ripreso dall'agenzia Fides, i partecipanti notano “il bisogno
di una risposta collettiva ai problemi e alle sfide della riconciliazione in Asia”,
basandola su “principi fondamentali come l’inviolabile dignità umana e l'integrità
del creato”. “L’Asia di oggi presenta tendenze paradossali” nota il Documento finale.
Da un lato “la crescita del Pil, il miglioramento nell’alfabetizzazione e il progresso
tecnico”. Dall’altro “povertà estrema, malnutrizione, militarizzazione su vasta scala,
mancanza dello Stato di diritto e di governance democratica”. “Una pace sostenibile
è subordinata alla giustizia economica e sociale”, mentre la riconciliazione politica
tra le parti in conflitto non può prescindere dal “conoscere la verità e riconoscere
le gravi violazioni dei diritti umani”, si afferma.
Il nazionalismo minaccia la libertà religiosa
“L'aumento del nazionalismo nei Paesi asiatici a scapito di gruppi etnici, linguistici
e religiosi più piccoli è un fatto inquietante. Riteniamo che tale nazionalismo costituisca
una minaccia alla libertà di religione e di credo. Il pluralismo a livello sociale,
culturale e religioso è la bellezza dell’Asia, pertanto qualsiasi ideologia che porti
divisione e conflitto dovrebbe essere scoraggiata da tutti”, notano i delegati della
Fabc.
Difesa del creato e rischi per le terre in affitto
Altro tema importante è la custodia del creato: “L’Asia è soggetta a calamità dovute
ai cambiamenti climatici. Come Commissioni Giustizia e Pace in Asia ci impegniamo
a rafforzare la nostra risposta a questa minaccia crescente”. I partecipanti hanno
rilevato con preoccupazione che “il land grabbing (terre in affitto) e lo sfruttamento
delle risorse naturali da parte delle multinazionali hanno portato a un aumento della
povertà, dei conflitti e a diverse forme di violazione dei diritti umani”.
I frutti della visita in Asia di Papa Francesco
“La recente visita di Papa Francesco nei Paesi asiatici – conclude il testo – ha incoraggiato
la solidarietà verso le popolazioni emarginate, l'impegno interreligioso per la pace
e la riconciliazione, la costruzione di una Chiesa inclusiva”. (P.A.)
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