La Chiesa cattolica dell’arcipelago delle Vanuatu, con il supporto delle Caritas Oceania, comprese Caritas Australia e Caritas Aotearoa New Zealand, ha distribuito tende, teloni e altri materiali di emergenza alle popolazioni colpite dal passaggio del ciclone Pam, un mese fa, che sono ancora senzatetto. Molta gente infatti vive all’aperto, senza cibo, medicine, e i residenti si trovano ad affrontare uno degli eventi più disastrosi che abbia mai colpito il loro arcipelago.
Gli sfollati potrebbero essere il 70% della popolazione
Con le reti della Caritas, la diocesi di Port Vila sta cercando di rispondere tempestivamente
ai principali bisogni della popolazione. Circa il 70% rischia di essere sfollato.
Quindicimila abitazioni sono andate completamente distrutte o danneggiate e 75 mila
persone sono ancora senza un alloggio. Le condizioni di vita sono ancora molto difficili
nonostante gli interventi , tra gli altri, della Croce Rossa di Vanatu, di Oxfam New
Zealand grazie al quale la diocesi di Port Vila, attraverso il programma ‘Cash for
Work’, sta distribuendo sussidi economici alle famiglie più bisognose. L’obiettivo
è favorire il recupero delle comunità e delle famiglie e promuovere nel contempo la
dignità delle comunità interessate.
Caritas prepara la popolazione ad eventuali disastri futuri
La diocesi di Port Vila sta inoltre portando avanti il piano della rete cattolica
focalizzato su come aiutare le comunità dell’arcipelago e delle isole esterne a ricostruire
ripari e a fornire mezzi di sussistenza, oltre ad essere impegnata a migliorare la
preparazione delle comunità nell’ipotesi di eventuali disastri futuri. La Caritas
gestisce programmi di aiuto alle comunità a Vanuatu e in altri Paesi del Pacifico
per identificare le persone più a rischio in caso di disastri, le tecniche per ridurne
le vulnerabilità e preparare la popolazione alle catastrofi, insegnando come proteggere
case, magazzini alimentari, forniture di emergenza e a sviluppare piani di evacuazione.
(A.P.)
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