2015-04-18 14:06:00

Cristiani gettati in mare: convalidati i fermi


Il gip di Palermo Guglielmo Nicastro ha convalidato i fermi di tutti e 14 i migranti africani finiti in cella con l'accusa di avere aggredito e ucciso, in seguito a una lite scoppiata per motivi religiosi, 12 compagni con cui, a bordo di un barcone, attraversavano il Canale di Sicilia, diretti verso le coste italiane. Il giudice ha disposto per tutti la custodia cautelare in carcere. In Sicilia intanto continuano gli sbarchi: a Messina sono arrivati in oltre 450, tra loro una cinquantina di minori. 93 invece le persone approdate a Palermo, tutte di origine somala. Francesca Sabatinelli:

Caduti accidentalmente in acqua a seguito di una ressa sul gommone. E’ la versione fornita dagli immigrati finora interrogati nel carcere Pagliarelli di Palermo, accusati di omicidio plurimo aggravato dall’odio religioso. Tranne tre che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, e un diciassettenne che dovrà essere interrogato dal tribunale dei minori, gli altri hanno tutti smentito la versione della rissa per motivi religiosi. Ad accusarli ci sono le testimonianze dei superstiti cristiani, che hanno parlato al loro arrivo con gli investigatori. Alcuni di loro sono stati presi in carico dalla Caritas palermitana, padre Sergio Mattaliano ne è il direttore:

R. – Non abbiamo soltanto quelli che hanno denunciato, ma ci sono i superstiti. Ci sono alcuni ragazzi che per motivi di salute non sono potuti partire e la Caritas rende loro un servizio accogliendoli nelle proprie strutture. Ho raccolto le testimonianze di due uomini, con le mogli incinte, una ha poi partorito qui a Palermo. La testimonianza appunto è proprio che durante la traversata è nata una forte tensione all’interno del gruppo e da lì poi alcuni, senza pensarci due volte, hanno compiuto queste azioni criminose. Chi crede in Dio o crede in Allah non può fare questo. C’è gente che, senza scrupoli, compie azioni criminose come quelle che loro raccontano.

D. – E’ accertato il fatto che la discussione sia nata a seguito di motivazioni religiose?

R. – Sì, sì, è proprio così. Da quello che hanno detto i ragazzi, da quello che hanno scritto, dalle loro testimonianze, è proprio così.








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