Papa Francesco ha ricevuto oggi in Vaticano il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Di seguito il testo integrale del discorso del Papa:
Eccellenti relazioni tra la Santa Sede e l’Italia
Signor Presidente, Le sono grato per la Sua visita, che Ella compie a soli due mesi da quando i
Rappresentanti del Popolo italiano L’hanno eletta alla più alta magistratura dello
Stato. Tale gesto manifesta le eccellenti relazioni tra la Santa Sede e l’Italia e
si pone in continuità con le visite effettuate dal Suo immediato Predecessore e con
una ormai lunga tradizione, che, in particolare dal periodo conciliare, vede infittirsi
le occasioni d’incontro tra le supreme Autorità civili italiane e quelle della Chiesa
universale. I Patti Lateranensi, recepiti dalla
Carta Costituzionale repubblicana, e l’Accordo di Revisione dei medesimi hanno offerto
un solido quadro di riferimento, all’interno del quale si sono pacificamente sviluppati
e rafforzati i rapporti tra Italia e Santa Sede, garantendo la reciproca sovranità
e indipendenza e al tempo stesso il mutuo orientamento alla fattiva collaborazione,
sulla base di valori condivisi e in vista del bene comune.
Rinnovata collaborazione nella distinzione dei ruoli e delle competenze
È fondamentale infatti che, nella distinzione dei
ruoli e delle competenze e nel pieno rispetto delle reciproche funzioni, sia sempre
sentita la necessità di una rinnovata collaborazione, finalizzata ad unire le forze
per il bene di tutti i cittadini, che hanno il diritto a tale concordia, da cui derivano
innumerevoli benefici. La Chiesa offre a tutti
la bellezza del Vangelo e del suo messaggio di salvezza, e ha bisogno, per svolgere
la sua missione spirituale, di condizioni di pace e tranquillità, che solo i pubblici
poteri possono promuovere. D’altro canto, questi
ultimi, a cui primariamente spetta di predisporre le condizioni di uno sviluppo equo
e sostenibile affinché la società civile dispieghi tutte le sue potenzialità, trovano
nell’impegno e nella leale collaborazione della Chiesa un valido e utile sostegno
per la loro azione. La reciproca autonomia infatti non fa venir meno ma esalta la
comune responsabilità per l’essere umano concreto e per le esigenze spirituali e materiali
della comunità, che tutti abbiamo il compito di servire con umiltà e dedizione.
Sano pluralismo non si chiuda a specifico apporto dellle componenti ideali
e religiose della società
Ne deriva che un sano pluralismo non si chiuderà allo
specifico apporto offerto dalle varie componenti ideali e religiose che compongono
la società, purché naturalmente esse accolgano i fondamentali principi che presiedono
alla vita civile e non strumentalizzino o distorcano le loro credenze a fini di violenza
e sopraffazione. In altre parole, lo sviluppo ordinato di una civile società pluralistica
postula che non si pretenda di confinare l’autentico spirito religioso nella sola
intimità della coscienza, ma che si riconosca anche il suo ruolo significativo nella
costruzione della società, legittimando il valido apporto che esso può offrire.
Grande contributo del cristianesimo alla storia dell'Italia
La storia dell’Italia mostra chiaramente quanto sia
grande il contributo del Cristianesimo alla sua cultura e al carattere della sua popolazione,
quanto la fede cristiana abbia permeato l’arte, l’architettura e il costume del Paese.
La fede si è trasformata in opere e queste in istituzioni, fino a dare volto ad una
storia peculiare e a modellare pressoché tutti gli aspetti della vita, a partire dalla
famiglia, primo e indispensabile baluardo di solidarietà e scuola di valori, che va
aiutata a svolgere la sua insostituibile funzione sociale quale luogo fondamentale
di crescita della persona.
Carenza di lavoro per i giovani diventa grido di dolore che interpella
Signor Presidente, tra i diversi beni necessari allo
sviluppo di ogni collettività, il lavoro si distingue per il suo legame con la stessa
dignità delle persone, con la possibilità di costruire un’esistenza dignitosa e libera.
In special modo, la carenza di lavoro per i giovani diventa un grido di dolore che
interpella i pubblici poteri, le organizzazioni intermedie, gli imprenditori privati
e la comunità ecclesiale, perché si compia ogni sforzo per porvi rimedio, dando alla
soluzione di questo problema la giusta priorità. Nella disponibilità del lavoro risiede
infatti la stessa disponibilità di dignità e di futuro. Per un’ordinata crescita della società è indispensabile che le giovani generazioni,
tramite il lavoro, abbiano la possibilità di progettare con serenità il loro futuro,
affrancandosi dalla precarietà e dal rischio di cedere a ingannevoli e pericolose
tentazioni. Tutti coloro che detengono posizioni di speciale responsabilità hanno
perciò il compito primario di affrontare con coraggio, creatività e generosità questo
problema.
Cura dell'ambiente
Un altro ambito che richiede oggi particolare attenzione
da parte di tutti è la cura dell’ambiente. Per cercare di alleviare i crescenti squilibri
ed inquinamenti, che a volte provocano veri e propri disastri ambientali, occorre
acquisire piena consapevolezza degli effetti dei nostri comportamenti sul creato,
che sono strettamente connessi al modo con cui l’uomo considera e tratta sé stesso
(cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate, 51). Tra pochi
giorni si aprirà a Milano l’Esposizione Universale, che ha come tema: “Nutrire il
pianeta. Energie per la vita”. L’evento dell’Expo sarà un’importante occasione in
cui verranno presentate le più moderne tecnologie necessarie a garantire cibo sano,
sicuro e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto dell’ambiente. Possa esso contribuire
anche ad approfondire la riflessione sulle cause del degrado ambientale, in modo da
fornire alle autorità competenti un quadro di conoscenze ed esperienze indispensabile
per adottare decisioni efficaci e preservare la salute del pianeta che Dio ha affidato
alla cura del genere umano.
Accoglienza migranti
Desidero, infine, esprimere la mia gratitudine per
l’impegno che l’Italia sta profondendo per accogliere i numerosi migranti che, a rischio
della vita, chiedono accoglienza. E’ evidente che le proporzioni del fenomeno richiedono
un coinvolgimento molto più ampio. Non dobbiamo stancarci nel sollecitare un impegno
più esteso a livello europeo e internazionale.
Italia faccia tesoro della sua cultura largamente ispirata dalla fede cristiana
Signor Presidente, nel formularLe il mio più cordiale
augurio per l’assolvimento del Suo alto compito, auspico che l’Italia, facendo tesoro
delle sue nobili tradizioni e della sua cultura largamente ispirata dalla fede cristiana,
possa progredire e prosperare nella concordia, offrendo il suo prezioso contributo
alla pace e alla giustizia nel mondo. Dio protegga
l’Italia ed ogni suo abitante.
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