Caritas Ambrosiana: comincia il servizio civile in Expo

Centodieci giovani hanno ufficialmente cominciato a prepararsi per il servizio civile che presteranno in Expo. Di questi 63 sono stati selezionati da Caritas Ambrosiana che cercherà di trasmettere loro, in modo che anch'essi sappiano farlo con i visitatori del grande evento a Milano, lo stile di vicinanza alle persone in difficoltà cui è negato il diritto al cibo. "Vogliamo che Expo non sia solo un evento commerciale - spiega Luciano Gualzetti, vice direttore di Caritas Ambrosiana e vice Commissario della Santa Sede in Expo - ma anche una occasione preziosa per affrontare questo tema con strumenti non solo economici, ma soprattutto culturali. Perché le cose devono cambiare".

Gli eventi clou organizzati da Caritas Ambrosiana per Expo sono previsti per il 18 e il 19 maggio. In piazza Duomo verranno accolti tutti direttori delle Caritas nel mondo alla presenza di 150mila persone provenienti dalle parrocchie lombarde. Tutti i paesi saranno invitati a sottolineare i temi della campagna mondiale di sensibilizzazione avviata da Caritas Internationalis due anni fa “One Human Family, Food for All”, attraverso la condivisione di progetti sul diritto al cibo, all'acqua, ad una alimentazione sana e sostenibile. In Expo si parlerà poi di migrazioni, di povertà alimentari e di conflitti dimenticati, spesso fenomeni interconnessi. "E ricordiamoci - aggiunge Gualzetti - che fuori di Expo verrà lasciato alla città di Milano il refettorio dove durante l'evento si cucineranno le eccedenze". 

A margine della tragedia nel Canale di Sicilia, Gualzetti sottolinea quanto "questi drammi siano anche effetto dell'accaparramento della terra, del cibo, dell'acqua a danno di intere comunità costrette ad allontanarsi dal proprio territorio. Troppo spesso - denuncia - i livelli istituzionali in Italia hanno evitato di affrontare questi temi perché ritenuti non convenienti, delegando al terzo settore che, insieme alla Chiesa, ha fatto tutto il possibile per sopperire. Ma non c'è mai stata coralità, condivisione di responsabilità. Adesso basta".