2015-04-20 19:18:00

Giovedi vertice europeo sull'immigrazione


L’Europa corre ai ripari e convoca per giovedì a Bruxelles un vertice straordinario per fronteggiare l’emergenza immigrazione, mentre a Lussemburgo la Commissione Ue ha presentato un piano in 10 punti. Non si può andare avanti così ha detto il presidente del Consiglio europeo Tusk. Il premier Renzi in conferenza stampa a Roma con l’omologo maltese Muscat, parla di crisi umanitaria e ribadisce: serve una risposta solida, bisogna assicurare i responsabili delle stragi alla giustizia. Dal capo della Farnesina Gentiloni il monito a Onu e Ue perché sostengano la lotta al traffico di esseri umani. Cecilia Seppia :

Dopo l’ecatombe di sabato notte, i nuovi naufragi e le vittime di oggi, l’Europa mette in agenda un vertice straordinario a Bruxelles per affrontare la questione immigrazione. A confermarlo il presidente del Consiglio europeo Tusk che ha ribadito: non possiamo accettare che centinaia di persone muoiano cercando di attraversare il mare. L’emergenza ha aggiunto riguarda tutti noi: per questo dobbiamo agire insieme e ora”.

A chiedere che il problema immigrazione sia una priorità europea è stato il premier italiano Renzi che in conferenza stampa con l’omologo maltese Muscat ha parlato di crisi umanitaria, sollecitando la comunità internazionale ad una solida risposta  per assicurare alla giustizia i responsabili di queste stragi. Continuare a lasciar partire i pescherecci della morte, significa mettere a rischio vite umane. Siamo in presenza -  ha affermato - di nuovi schiavisti. Gli fa eco il primo ministro di Malta Muscat che denuncia il racket criminale da milioni di euro. Renzi ha parlato anche della Libia escludendo l’ipotesi militare per contrastare il dramma dell’immigrazione.

Intanto a Lussemburgo, la commissione Ue ha presentato un piano in 10 punti in cui si prevede il raddoppio dei mezzi e del budget a sostegno dei paesi più coinvolti ed un rafforzamento di Triton. L’Italia è in trincea ma ora è in gioco la reputazione dell’Europa, ha detto il ministro degli Esteri Gentiloni, d’accordo su un ruolo più forte dell’Ue il presidente Mattarella e il capo di Stato greco Pavlopoulos.








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