2015-04-21 20:06:00

Italicum, Renzi difende le sostituzioni. Opposizione sull'Aventino


Clima di fortissima tensione intorno all'Italicum. Dopo i 5 Stelle, anche Forza Italia, Sel e Lega lasciano i lavori della Commissione Affari costituzionali della Camera, dopo la sostituzione di dieci deputati della minoranza Pd. Ma il premier Renzi non fa marcia indietro. Servizio di Giampiero Guadagni:

Avanti, su tutto. Matteo Renzi spinge sull'acceleratore della riforma elettorale nonostante l'Aventino deciso dalle opposizioni che protestano contro l'ipotesi di voto di fiducia in aula e contro la sostituzione in commissione Affari costituzionali della Camera di dieci deputati della minoranza Pd . Afferma il premier: fermarsi oggi significherebbe consegnare l'intera classe politica alla palude. Sulla stessa linea il ministro delle riforme Maria Elena Boschi che, riferendosi in particolare a Forza Italia, parla di posizione incomprensibile visto il voto favorevole degli azzurri in Senato nel gennaio scorso. Avvenuto però prima della rottura del Patto del Nazareno, seguita al metodo utilizzato da Renzi per l'elezione di Mattarella. Il partito di Berlusconi insiste ora nel chiedere il voto segreto. E il capogruppo alla Camera Brunetta accusa Renzi di atteggiamento anti-democratico, attribuendogli la responsabilità dello strappo parlamentare. Ma in queste ore il travaglio è soprattutto interno al Pd. Il gruppo dirigente definisce di buon senso la  sostituzione dei dieci membri della Commissione, tutti da mesi critici anche sull'ultima versione dell'Italicum. I leader della minoranza parlano invece di fatto molto grave e annunciano battaglia in Aula alla Camera, dove il provvedimento approderà il 27 aprile. In gioco sembra esserci il destino stesso della legislatura








All the contents on this site are copyrighted ©.