Cessate il fuoco nello Yemen. Gli Usa mandano portaerei

La crisi nello Yemen ad una svolta. Ieri l’Arabia Saudita, alla guida la coalizione araba che da un mese si oppone ai ribelli sciiti houthi, ha annunciato la conclusione delle operazioni militari. Si parla ora dell’apertura di una fase politico che potrebbe portare Sanaa e i miliziani a siglare un accordo. Intanto gli Stati Uniti esortano l’Iran ad astenersi dal fornire armi agli houthi. Il servizio di Giancarlo La Vella:

Nello Yemen non si può rischiare di  restituire la parola alle armi. Il motivo del messaggio americano, inviato all’Iran in prima persona dal presidente Obama, è proprio quello di evitare che alle fazioni yemenite venga fornito materiale bellico in un momento come quello attuale, in cui, grazie alla tregua, è la diplomazia che deve avere il ruolo preponderante. A preoccupare la Casa Bianca sono i nove cargo iraniani, dal contenuto non ben precisato, in questo momento in navigazione nel Mare Arabico, cosa che ha spinto il Pentagono a inviare nell’area la portaerei Roosvelt e un incrociatore. L’obiettivo dichiarato è quello di evitare che possano esserci problemi per la libera navigazione. Comunque, a confermare la svolta positiva nello Yemen sono proprio gli houthi, che, attraverso un portavoce, annunciano l’imminente raggiungimento di un accordo politico. Soddisfazione anche da parte iraniana.