Quando una società nasconde Dio, si scartano gli uomini: è quanto ha affermato Papa Francesco in occasione delle iniziative presentate da “Scholas Occurrentes”, una rete educativa mondiale promossa dallo stesso Pontefice, attiva, in particolare, tra i giovani delle periferie urbane o in difficoltà. Le parole, pronunciate dal Papa martedì scorso a Santa Marta, sono state raccolte da Mercedes De La Torre. Ascoltiamole:
“Hoy día un chico …
Oggigiorno un ragazzo vede come una cosa normale morire
di fame, essere malato, rubare, uccidere, vivere in bande. E’ la proposta ad alcuni
settori della società: lavorare per il traffico di droga. Sono le proposte più vicine
ai ragazzi poveri. E questo è un cammino verso il suicidio: suicidio morale, suicidio
esistenziale. Io non voglio che l’umanità si suicidi. E ci sono tanti ragazzi che
sono vittime di tutta questa violenza e di questa povertà. E questo è un progetto
e una promessa. Vi ringrazio e resto ammirato per la vostra umanità, per il vostro
umanesimo. Il vostro è realmente un lavoro creativo di fronte ad un sistema educativo
che non ha la capacità di reagire. Ci sono eccezioni, ma in generale, per quello che
conosco dell’America Latina e qualcosa dell’Africa, si è incapaci di reagire. E questa
proposta apre orizzonti, è creativa, come l’educazione dei tre linguaggi coordinati:
il linguaggio della mente, il linguaggio del cuore e il linguaggio della mano, cioè
del lavoro coordinato. Il segreto è nella persona umana e in Dio. Dio ha seminato
nel cuore umano tante possibilità e quando una società nasconde Dio e non mette al
centro la persona umana finiamo nella cultura dello scarto. Per questo mi coinvolgo
in tutte queste cose”.
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