L’esercito israeliano è responsabile di sette attacchi contro altrettante scuole dell’Onu durante l’offensiva militare sulla Striscia di Gaza nell’estate 2014: a puntare il dito contro i militari è un’inchiesta delle Nazioni Unite presentata al Consiglio di Sicurezza secondo cui in quegli stessi attacchi hanno perso la vita 44 persone e altre 227 sono rimaste ferite. La commissione, guidata dall’olandese Patrik Cammaert - riferisce l'agenzia Misna - ritiene possibile che combattenti palestinesi abbiano utilizzato le scuole dell’Unrwa per lanciare razzi o missili in direzione di Israele, ma non riporta testimonianze o prove in tal senso.
L'operazione israeliana ha causato tra i palestinesi 2mila morti e 8mila
feriti
L’offensiva ‘Margine di protezione’ sferrata dall’esercito israeliano su Gaza ha
causato, tra l’8 luglio e il 26 agosto 2014, oltre 2mila morti e 8mila feriti tra
i palestinesi. Nelle violenze hanno perso la vita anche 64 soldati israeliani, cinque
civili israeliani e un cittadino thailandese. Oltre 20.000 abitazioni sono state distrutte
o rese inagibili e 10.600 abitanti di Gaza sono rimasti senza casa. Le Nazioni Unite
hanno stimato che il 71% dei morti a Gaza sono civili, quasi la metà di loro donne
e bambini. (A.d.L.)
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