2015-05-03 08:56:00

Etiopia, vescovi: alle politiche votare chi difende l'equità


Compiere un gesto di speranza e dare voce ai senza voce: sono queste le motivazioni che devono spingere i cittadini dell’Etiopia ad andare a votare il 24 maggio, per le consultazioni politiche. A indicare tali obiettivi è la Conferenza episcopale locale, in un messaggio intitolato “Appello alla popolazione etiope per elezioni nazionali pacifiche”. Nel documento, si sottolinea innanzitutto che le votazioni sono uno dei tanti modi in cui si può esprimere “lo sviluppo integrale” della persona ed è quindi importante che “tutti i cittadini tengano ben a mente il diritto ed il dovere di usare il loro libero voto per promuovere il bene comune”.

Votare significa speranza in una società migliore
“Vogliamo incoraggiare – scrivono i presuli etiopi – la nostra gente a partecipare a tutte le fase elettorali per il bene dell’intera nazione”. Votare, spiegano quindi i vescovi di Addis Abeba, è “un atto di speranza”, è “parte dell’impegno delle persone di fede ad offrire una testimonianza” in questo senso. “Votare dà a ciascuno di noi – si legge nel documento – la possibilità di esprimere una speranza profonda in una società migliore e più giusta”. Ed è, infatti, proprio la speranza ad “orientare i cuori verso una partecipazione attiva nella società e nel mondo, poiché sappiamo che quando facciamo la nostra parte permettiamo poi a Dio di fare ancora di più”.

I politici diano voce ai senza voce e garantiscano tutele ai cittadini
Inoltre, poiché “votando ciascuno ha l’opportunità di formare il governo del Paese”, la Chiesa etiope ribadisce che le elezioni sono un modo per “dare voce ai senza voce”: “I leader politici – spiega la Conferenza episcopale – dovrebbero avere un’opzione preferenziale per i poveri”. Per questo, è importante scegliere candidati “con un alto senso morale, che dimostrino la loro solidarietà rispondendo alle richieste della comunità e guardando agli indigenti”. Infine, citando l’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco, i presuli etiopi auspicano politici che “lavorino per assicurare a tutti i cittadini lavoro dignitoso, educazione e tutele sanitarie”, capaci di aprirsi al trascendente per rompere “il muro di separazione tra economia e bene comune della società”.

Il sostegno del Consiglio interreligioso
Il messaggio si conclude con l’invito a valutare anche, nei candidati, “i valori di equità e di giustizia”. L’appello della Conferenza episcopale cattolica è stato condiviso dal Consiglio interreligioso di Etiopia, il quale ha esortato i futuri governanti a guardare al proprio ruolo come a un servizio per il Paese ed a condurre la sfida elettorale in modo pacifico. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.