2015-05-07 11:56:00

Papa: no a leggi che in nome tolleranza impediscono di esprimersi liberamente


I cristiani d’Europa non si dividano sulle questioni etiche. E’ l’esortazione di Papa Francesco al Comitato congiunto del Consiglio delle Conferenze episcopali cattoliche europee (Ccee) e della Conferenza delle Chiese europee (Cec) che riunisce le altre Chiese cristiane del continente. Il Pontefice ha messo in guardia da quelle legislazioni che in nome della tolleranza finiscono per impedire ai cittadini di esprimersi liberamente. Ancora, dal Papa un appello a tutti i cristiani ad impegnarsi in favore dei migranti che arrivano in Europa, fuggendo da guerre e miseria. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Un tempo in Europa i cristiani si combattevano gli uni contro gli altri, ora anche grazie al movimento ecumenico si sono compiuti “grandi passi sulla via della riconciliazione e della pace”. Esordisce così Papa Francesco nel suo discorso al Comitato congiunto Cec-Ccee e ricorda gli ultimi passi fatti nella collaborazione tra i due organismi:

“Queste iniziative sono motivo di grande speranza per il superamento delle divisioni, pur nella consapevolezza di quanto sia lunga la strada verso la piena e visibile comunione tra tutti i credenti in Cristo. In realtà, però, il cammino, con tutte le sue fatiche, è già parte integrante del processo di riconciliazione e di comunione che il Signore ci chiede e ci fa compiere, purché sia vissuto nella carità e nella verità”.

I cristiani non si dividano sulle questioni etiche
Il Papa ricorda dunque, riprendendo il Decreto conciliare sull’ecumenismo Unitatis redintegratio, che “la divisione tra i cristiani danneggia la santissima causa della predicazione del vangelo ad ogni creatura”:

“Questo appare evidente, ad esempio, quando le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa presentano visioni diverse su importanti questioni antropologiche o etiche. Auspico pertanto che non manchino e siano fruttuose le occasioni di riflessione comune, alla luce della Sacra Scrittura e della condivisa tradizione”.

No a legislazioni che impediscono di esprimersi con libertà
Guardando insieme a Gesù Cristo, soggiunge, “possiamo trovare risposte comuni alle domande che la società contemporanea pone a noi cristiani”. Quanto “più saremo vicini a Cristo – ribadisce – tanto più saremo uniti tra di noi”. E mette l’accento sulle sfide nuove e decisive che si trovano ad affrontare le Chiese e le comunità ecclesiali in Europa:

“Penso, per esempio, alla sfida posta da legislazioni che, in nome di un principio di tolleranza male interpretato, finiscono con l’impedire ai cittadini di esprimere liberamente e praticare in modo pacifico e legittimo le proprie convinzioni religiose”.

Comunità cristiane accolgano migranti che fuggono in Europa
Il Papa si sofferma infine sull’atteggiamento “con cui l’Europa sembra affrontare la drammatica e spesso tragica migrazione di migliaia di persone in fuga da guerre, persecuzioni e miseria” rammentando che “le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa hanno il dovere di collaborare per promuovere la solidarietà e l’accoglienza”. “I cristiani d’Europa – ha concluso – sono chiamati a intercedere con la preghiera e ad operare attivamente per portare dialogo e pace nei conflitti in atto”.








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