2015-05-08 14:27:00

Chiese cristiane in Europa: salvaguardare libertà contro nuove ideologie


Si è concluso oggi a Roma l'incontro del Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze episcopali cattoliche europee (Ccee) e della Conferenza delle Chiese europee (Cec). Ieri, Papa Francesco, incontrando i partecipanti, aveva parlato delle sfide poste da legislazioni europee che "in nome di un principio di tolleranza male interpretato, finiscono con l’impedire ai cittadini di esprimere liberamente e praticare in modo pacifico e legittimo le proprie convinzioni religiose”. E oggi il Comitato ha approvato un documento intitolato “Per un’Europa della libertà”. Il testo è stato presentato ai giornalisti nella Sala Marconi della Radio Vaticana. Presenti, tra gli altri, i presidenti dei due organismi: il cardinale Peter Erdö e il vescovo anglicano Cristopher Hill. Il servizio di Giancarlo La Vella:

La vera libertà è una sola ed è quel dono di Dio concesso a ogni essere umano. Il card. Erdö, spiegando i contenuti del documento finale, sottolinea come essa rappresenti un debito nei confronti delle generazioni che ci hanno preceduto, che hanno creato un ordine sociale in cui bene comune e libertà individuale possano coesistere in armonia. La stessa Seconda Guerra Mondiale è stata una lotta a salvaguardia della libertà contro ideologie portatrici di morte, ma essa è sempre associata a doveri e responsabilità. In questo senso assume rilievo il concetto di una visione cristiana della libertà, dice il cardinale Peter Erdö:

“La nostra libertà cristiana è un dono di Dio, radicato in Cristo e ci chiama a una vita di reciproco servizio. Non c’è libertà al di fuori di una libertà con e per gli altri”.

Agli antipodi, dunque, del concetto di soddisfazione individualista e consumo senza significato, la libertà deve opporsi alla violenza contro le donne in nome di qualsiasi religione, che salvi i migranti del Mediterraneo per porre fine alle partenze disperate e consenta a tutti di vivere nel proprio Paese d’origine nella pace, ai pregiudizi sui rom, alla schiavitù e al traffico degli esseri umani. La libertà deve anche farsi portatrice – ha detto il porporato – di quella necessaria salvaguardia del Creato, in armonia con i tentativi di fermare i cambiamenti climatici. C’è libertà in una società quando i giovani sono pienamente in grado di trovare un lavoro e formarsi una famiglia. Il tema dell’immigrazione è uno di quelli affrontati nelle domande in sala. Il vescovo Christopher Hill è intervenuto sulle recenti politiche adottate dall’Europa dopo le tragedie in Mediterraneo:

“Esiste una preoccupazione condivisa nella Ccee e nella Cec, pur non giudicando le decisioni adottate, riteniamo che sia più efficace l’opzione dei colloqui a Bruxelles con gli organi preposti. Siamo molto preoccupati e continuiamo a monitorare la situazione incoraggiando i governi nazionali e l’Ue per cercare di cambiare la situazione”.








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