2015-05-09 14:30:00

Nord Corea: missione volontari cattolici per malati di Tbc


I volontari cattolici che lavorano con i malati di tubercolosi in Corea del Nord “ci hanno portato vita e speranza, e noi vogliamo ringraziarli per questo”. Lo ha detto il portavoce di un gruppo di ammalati al gruppo della Eugene Bell Foundation – fra cui alcuni sacerdoti cattolici – che ha appena concluso il viaggio “primaverile” nel Paese socialista. Fra loro anche padre Gerard Hammond, Superiore regionale dei Maryknoll in Corea, che all'agenzia AsiaNews dice: “La cosa più bella è proprio questa. Essere messaggeri di speranza”.

Il governo concede di costruire altri 5 Centri per malati di Tbc
La missione di primavera è iniziata il 20 aprile scorso e si è conclusa il 6 maggio. La delegazione era composta da 16 membri, 11 deputati al team di accoglienza e cinque a quello di ricostruzione delle strutture sanitarie che hanno subito danni durante l’inverno. I Centri gestiti dalla Fondazione – racconta padre Hammond – “al momento sono 11, ma il governo ci ha concesso la possibilità di costruirne altri cinque. Ognuno di questi può ospitare fino a 20 malati di tubercolosi”.

L'incontro con i pazienti guariti
In totale - riferisce l'agenzia AsiaNews - in questa ultima visita il gruppo ha potuto constatare l’avvenuta guarigione di circa mille pazienti: “Noi forniamo le strutture, i medicinali e a volte l’aggiornamento sanitario. Il governo è consapevole dei rischi di una malattia come la tubercolosi, ed è bello vedere che in questo campo collaborano. È stato molto bello soprattutto l’incontro serale con la delegazione dei pazienti guariti. Dare speranza è per un cristiano una cosa meravigliosa”.

L'opera di padre Hammond e della Bell Foundation in Nord Corea
Il padre Hammond lavora da circa 20 anni con la Corea del Nord. Superiore regionale dei missionari Maryknoll, ha compiuto più di 50 viaggi nel Paese: lo scorso anno ha ottenuto la cittadinanza sudcoreana, un onore rarissimo per un occidentale, proprio in considerazione del suo impegno umanitario e cattolico. Anche la Eugene Bell Foundation ha una lunga storia di aiuti al Nord. Nata nel 1995 per volontà di Stephen Linton, comprende una delegazione che due volte l'anno (di recente salite a tre) può visitare alcune zone della Corea del Nord. La consegna di medicinali e attrezzature mediche per debellare la tubercolosi è lo scopo delle visite.

Nella delegazione in Nord Corea, diversi sacerdoti
Il Paese ha circa 22 milioni di abitanti, di cui la metà sotto la soglia della povertà. La tubercolosi, come spiega padre Hammond, "si propaga per via aerea e colpisce coloro che soffrono di malnutrizione o di generica debolezza organica. Stiamo cercando di fare il possibile per fermare il contagio, e in questo la nostra controparte (il governo di Pyongyang nda) è molto propositiva. Noi non nascondiamo la nostra identità, le richieste per i visti sono oneste e anche nella delegazione di quest'ultimo viaggio c'erano diversi sacerdoti". (R.P.)








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