Con il voto in Val d’Aosta e in Trentino Alto Adige si apre oggi la tornata delle
elezioni amministrative 2015. Il 31 maggio urne aperte per il rinnovo di sette regioni
e oltre mille comuni. Ma la campagna elettorale in queste ore si concentra su temi
di carattere nazionale, dalla scuola alla riforma elettorale. Servizio di Giampiero
Guadagni:
La riforma della scuola non è un prendere o lasciare, ma quello che non è accettabile
è lasciare le cose come sono. La scuola solo in mano ai sindacati non funziona. Così
il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi davanti al candidato governatore del
centrosinistra nelle Marche, insegnante di matematica. La Boschi respinge poi gli
attacchi all’Italicum. In particolare, a Berlusconi che ieri in Liguria per la campagna
elettorale aveva parlato di riforma antidemocratica e di deriva autoritaria, la Boschi
replica con ironia: lui ha esperienza in materia. Piccata controreplica di Forza Italia
affidata a Brunetta. Mentre Berlusconi rilancia l’ipotesi di un nuovo soggetto politico
di centrodestra in stile americano che, spiega, potrebbe chiamarsi Repubblicani
d’Italia. Ma l’Ncd di Alfano e soprattutto la Lega di Salvini sembrano già chiamarsi
fuori dal progetto. Intanto prove di dialogo tra sinistra Pd e Movimento 5 Stelle
sul reddito minimo di cittadinanza. Ma sul tavolo di maggioranza e Governo c’è anche
l’ultimo spinoso caso pensioni che sta provocando forti polemiche politiche. Dopo
la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco dell’adeguamento
delle pensioni al costo della vita, c’è un serio problema di impatto sui conti pubblici,
ben oltre i 10 miliardi. Il ministro dell’Economia Padoan annuncia che in settimana
verrà varato un decreto: i rimborsi saranno progressivi in base alle fasce di reddito.
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