2015-05-10 15:00:00

Yemen. Proseguono i raid, probabile tregua da martedì


Entrerà in vigore martedì alle 23 la tregua di cinque giorni nello Yemen sconvolto dal conflitto tra i ribelli Houthi e il governo di Sanaa. Intanto, però, proseguono i raid sauditi in tutto il Paese: stamattina colpita la casa dell’ex presidente Saleh, ma sia lui che la sua famiglia sono rimasti illesi. Il servizio di Roberta Barbi:

Promosso dall’Arabia Saudita e appoggiato dagli Stati Uniti affinché sia consentita la distribuzione di aiuti ai civili rimasti intrappolati all’interno del conflitto in Yemen, il cessate il fuoco di cinque giorni che scatterà martedì ha come unica condizione, l’accettazione da parte dei ribelli Houthi, anche se uno dei loro rappresentanti ha detto che nessuna tregua è stata ancora formalmente proposta. Intanto una nave iraniana carica di aiuti umanitari sta raggiungendo Hodeida, quarta città del Paese e roccaforte dei ribelli come lo è Saada, considerata “zona di guerra” dalla coalizione saudita che nei giorni scorsi ha lanciato volantini per avvertire la popolazione civile di fuggire. Il bombardamento indiscriminato su aree popolate è contro il diritto internazionale, ha frattanto ricordato il rappresentante Onu in Yemen, Johannes Van Der Klauuw, che si è detto “profondamente preoccupato” per i raid nel nord del Paese, 130 nella sola giornata di ieri contro edifici, depositi di armi e accampamenti. Le Nazioni Unite stimano che finora i bombardamenti nello Yemen hanno ucciso circa 1400 persone, più di metà delle quali civili.








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