2015-05-12 14:38:00

Firenze: patriarca Tawadros al Festival delle Religioni


Anteprima oggi a Firenze della seconda edizione del “Festival delle Religioni” che si svolgerà dal 15 al 17 maggio. L’iniziativa, sottotitolata #andiamoltre, gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e vuol offrire un’occasione di riflessione sull’attualità internazionale segnata negli anni recenti da scontri e nuovi conflitti, nella convinzione che la pluralità sia un valore non un pretesto per distruggere l’altro. Moltissimi gli ospiti di diverse appartenenze culturali, politiche e religiose che daranno vita ai dibattiti. Protagonisti dell’anteprima il Patriarca latino di Gerusalemme, mons, Fouad Twal, il rabbino Steinsaltz e il Patriarca copto-ortodosso Tawadros II. Al microfono di Adriana Masotti, l’ideatrice dell’evento, Francesca Campana Comparini:

R. - Noi abbiamo cominciato un discorso lo scorso anno e ci siamo ritrovati incontrandoci su ciò che ci divide proprio perché siamo convinti che la pluralità sia un valore e non un pericolo. Detto questo, gli scenari mondiali dagli ultimi mesi sono cambiati, quindi oggi è necessario compiere un passo in avanti e dare un messaggio forte. Ecco perché abbiamo dato questo titolo nuovo, “Andiamo oltre”, che significa oltre il fanatismo, oltre la mortificazione della vita, della razza, delle idee, dell’uomo.

D. – Il programma del festival è veramente ricchissimo, attraversato sempre da questo filo rosso dell’andare oltre. Qualche esempio: oltre le ragioni della ragione, oltre la distruzione e quindi l’immortalità della bellezza, oltre divisioni e propaganda tra sunniti e sciiti, oltre lo scontro mediante la forza della compassione e tanto altro. Su tutto questo ci sarà il confronto tra visioni e punti di vista diversi…

R. – Assolutamente. Il nostro obiettivo è proprio questo: svelare le diversità. Ovviamente il nostro obiettivo non è rendere una finta fratellanza, no! Ognuno ha la sua specificità, la sua unicità che va mantenuta e va custodita, potremmo dire. Detto questo abbiamo un orizzonte comune e quindi ecco perché è obbligatorio andare oltre.

D. – Perché Festival delle Religioni? Perché mettere in campo le religioni nell’affrontare tanti temi di attualità? Hanno un ruolo particolare per voi?

R. - Assolutamente sì, le religioni orientano, influiscono sulle dinamiche politiche, economiche e sociali non da qualche giorno, ma da sempre, dacché ci sono. Ecco perché è fondamentale rendersi consapevoli di questi movimenti, proprio di questa struttura, direi radicale, in tutti gli aspetti del nostro vivere. Quindi non si può non tenere conto delle religioni.

D. – Oggi l’anteprima del Festival con la presenza tra gli altri del Patriarca copto-ortodosso Tawadros II, la voce più rappresentativa dei cristiani perseguitati dall’estremismo islamico... 

R.  – Papa Tawadros è la voce dei martiri di questo secolo, quello che vogliamo dare al lui è un segno di solidarietà: donargli un briciolo della nostra speranza per fargli capire che noi come Festival delle Religioni, come fiorentini, ci siamo e siamo solidali con i drammi che accadono in Medio Oriente.








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