2015-05-13 12:24:00

Ricominciare si può: l'impegno dei servizi sociali a Genova


Dal disagio e da situazioni che paiono irreversibili si può uscire. Lo dimostra un progetto di Cisl e varie associazioni sociali, finanziato dalla regione Liguria. Dino Frambati:

Italo, Mina, Livio. Tre nomi, tre storie che potevano essere tragiche ed invece sono oggi esemplari di come si possa risorgere da situazioni di vita che sembrano irreversibili. Riscatto che pareva quasi impossibile ottenuto dal “Progetto inclusione e sviluppo del territorio” con Cisl capofila di associazioni sociali e finanziata dalla Regione Liguria per cui, su segnalazioni di distretti e comuni dell'hinterland genovese, ha recuperato 160 persone delle quali 20 assunte a tempo pieno. E se Andrea Sanguineti, di Cisl Area Metropolitana, sottolinea come i molti casi segnalati indichino un'area di disagio forte, Sarah Battiato, operatore cooperativa sociale Cisef, narra di chi ne è uscito, assistito dagli operatori sociali. Come Italo, 44 anni, che gioco d'azzardo ed alcool avevano reso indigente fino a tentare il suicidio: ora sa usare il computer e lavorerà come portiere in una struttura genovese. O Livio, 50 anni, ex architetto, con disagio familiare e sorella psichiatrica, che aveva gettato all'aria una carriera, mentre adesso è in cooperativa sociale e si occupa di digitalizzazione. Per finire con Mina, alcool, obesità, trascuratezza oltre limite. Ed ora invece brava assistente di anziani. 

 








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