2015-05-14 13:30:00

Cannes. Sugli schermi "Il racconto dei racconti" di Garrone


Entra nel vivo il Festival di Cannes, aperto ieri sera con molti grandi nomi del cinema hollywoodiano e non presenti alla cerimonia di inaugurazione. Oggi primi film in competizione per la Palma d'oro, dove spicca la presentazione dell'italiano Matteo Garrone e di “Il racconto dei racconti”, dal testo seicentesco di Giambattista Basile. Il servizio di Miriam Mauti:

Streghe, draghi, principesse e labirinti, storie di madri e figli, di padre e figlie, di orchi e di circensi. Le storie de “Lo cunto del li cunti” rivivono dal 600 napoletano di Giambattista Basile sulla croisette di Cannes, dove oggi viene presentato al 68.mo Festival del Cinema, “Il racconto dei racconti”, di Matteo Garrone, che dopo aver sfiorato per due volte la Palma d'oro con “Gomorra” e “Reality”, torna al Festival con un inatteso fantasy e con uno stuolo di attori internazionali, da Salma Hayek a Toby Jones, a Vincent Cassel. E dopo le difficoltà iniziali nel girare in inglese il regista promuove l'esperienza:

“Credo sia stato importante che non sia andato io da loro, ma siano venuti loro in Italia a girare. Nei castelli pugliesi, sul confine tra Lazio e Umbria, nelle gole dell'Alcantara in Sicilia. Li ho portati nel mio mondo, nella mia cultura, nel mio paese... Per me è stato così più facile riuscire a gestire questo enorme carrozzone”.

Malgrado gli effetti speciali, Il racconto dei racconti, che esce in contemporanea oggi nei cinema in Italia, mantiene nel suo tessuto la poetica di Garrone, regista che riflette sulle ossessioni, usando un testo di ieri che parla all'oggi. Ancora Matteo Garrone:

“La scelta del testo di Basile è stata per me naturale. Un autore che ho subito sentito famigliare. L'umanità dei suoi personaggi, l'originalità delle storie, e infine la ricchezza visiva. Io nasco pittore e per me l'aspetto visivo è centrale nella scelta di un progetto. Nei miei film precedenti partivo dal reale per portare la storia in una dimensione più visionaria e onirica, qui accade l'inverso. Ma ho affrontato questo progetto allo stesso modo, concentrandomi sulle storie, sull'umanità dei personaggi, e cercando di vivere emotivamente il film, come vorrei che accadesse anche agli spettatori. Spero si emozionino”.








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