2015-05-16 18:34:00

Egitto. Morsi condannato a morte. Attaccata una chiesa Copta


L'ex presidente egiziano Mohamed Morsi è stato condannato a morte, insieme ad altri 105 imputati, per un'evasione di massa nel 2011. Una sentenza definita scioccante da Hamas e una farsa da Amnesty International. Intanto nei territori del Sinai dilaga la violenza uccisi tre giudici e una bomba ha distrutto la facciata di una chiesa Copta a 100 km da Il Cairo. Massimiliano Menichetti:

''La sentenza non è valida e non ci interessa''. Così Osama Morsi figlio dell’ex capo di Stato egiziano condannato a morte per aver organizzato, secondo i giudici, un’evasione di massa dal carcere di Wadi El Natroun durante le rivolte anti-Mubarak nel 2011. Insieme con Morsi evasero altri 30 detenuti, mentre oltre 20 mila fuggirono da altri penitenziari dell'Egitto, tra cui membri del movimento libanese di Hezbollah e militanti palestinesi di Hamas. Il leader islamista della Fratellanza, deposto nel luglio 2013 e già condannato a 20 anni di prigione per istigazione alla violenza, ha ascoltato la lettura della sentenza nell’aula dell'Accademia di polizia della capitale, Tagammò El Khames. Seduto nella "gabbia" degli imputati ha le mani in segno di sfida. "Se Morsi decide di appellarsi, lo faremo. Se continua a non riconoscere l'autorità della Corte, non presenteremo alcun appello", ha detto il suo difensore, Abdel Moneim Abdel Maksoud. La sentenza è “una farsa basata su procedure nulle'' sottolinea Amnesty International, che ha chiesto il rilascio dell’ex presidente. Morsi ha scampato, invece, la pena capitale nel processo parallelo per spionaggio a favore di Hamas, in cui altre 15 persone sono state condannate a morte. Per essere esecutivo comunque il provvedimento dovrà ora passare al vaglio del Gran Muftì, il cui parere però è segreto e non vincolante. La Corte si pronuncerà in modo definitivo il prossimo 2 giugno. In questo scenario oggi la notizia dell'uccisione di tre giudici ad al-Arish" nel Sinai settentrionale da parte di elementi armati e la distruzione della facciata di una chiesa Copta di Faiyum, un centinaio di chilometri a sud del Cairo, a causa dell’esplosione di un ordigno artigianale, fortunatamente non ci sono state vittime. 








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