2015-05-19 12:01:00

Bagnasco: magistero Papa a volte oscurato da pensiero unico


Sull’immigrazione “finalmente l’Europa sembra aver dato un colpo”, apprezzabile, ma  ancora “flebile” e “avaro”. Così il card. Bagnasco, presidente della Cei, aprendo stamani in Vaticano i lavori dell’assemblea generale dei vescovi italiani. Tanti i temi toccati: dalle persecuzioni anticristiane all’emergenza occupazione, dalla riforma della scuola alle minacce alla famiglia. Ribadita all’unisono con il Papa la denuncia della “colonizzazione ideologica gender: dal porporato gratitudine per  l’alto magistero di Francesco, “oscurato” - denuncia - quando “non in linea con il pensiero unico. Paolo Ondarza:

Europa, troppo poco su immigrazione. Nessun silenzio su violenze anticristiane
Finalmente l’Europa sull’immigrazione “sembra aver dato un colpo”, da anni atteso e che forse si doveva pretendere. Ma secondo il card. Bagnasco il colpo è flebile e avaro a livello di risorse. “Il dramma globale” necessita della creazione di “un quadro normativo chiaro e vincolante per tutti gli Stati membri. Nella sua prolusione attenta  a 360° gradi alle sfide del mondo e dell’’Italia il porporato guarda con preoccupazione alle crescenti violenze anticristiane ed esorta le diplomazie: 

"Spegnere i riflettori e stare in silenzio, lasciando che la carneficina continui, sarebbe diventarne conniventi, colpevoli di fronte al tribunale di Dio e della storia. Le soluzioni non sono semplici, ma pensiamo che la diplomazia possa fare molto di più, se le Cancellerie lo permetteranno: 'isolare' dovrebbe essere la parola d’ordine. In primo luogo isolare il fanatismo omicida dell’Isis e similari sul piano dell’opinione pubblica mondiale con una reiterata condanna: nessuno giustifichi con le parole o con il silenzio! In secondo luogo, troncare ogni rapporto economico o geopolitico pubblico e, soprattutto, segreto: nessuno commerci con la vita umana!”.

Emergenza occupazione in Italia è priorità
In Italia – denuncia Bagnasco – la preoccupazione resta l’occupazione, “tante le eccellenze italiane concupite da occhi stranieri:

“Se da una parte ascoltiamo i messaggi di svolta e di fiducia che provengono da politici ed esperti, dall’altra non vediamo i disoccupati diminuire, né i giovani entrare finalmente nel mondo del lavoro”.

Scuola statale e paritaria siano riconosciute come pubblico servizio
Sulla riforma della scuola il presidente della Cei spera si trovi con buon senso una sintesi “in tempi ragionevoli” e invoca maggiore libertà di scelta per i genitori:

“Sarebbe il tempo di attuare quanto previsto dalla legge 62/2000 a proposito del “sistema italiano della pubblica istruzione”, nel quale sia la scuola statale sia le scuole paritarie vengono riconosciute a pieno titolo pubblico servizio”.

No a colonizzazione gender nelle scuole
Quindi la denuncia di quella che il Papa ha definito la colonizzazione ideologica del gender esemplificata dall’inserimento nella riforma dell’insegnamento della parità di genere in tutti gli istituti:

“Educare al rispetto di tutti, alla non discriminazione e al superamento di ogni forma di bullismo e di omofobia, è doveroso, lo abbiamo sempre affermato: rientra nei compiti della scuola. Ma l’educazione alla parità di genere, oggi sempre più spesso invocata, mira in realtà ad introdurre nelle scuole quella teoria in base alla quale la femminilità e la mascolinità non sarebbero determinate fondamentalmente dal sesso, ma dalla cultura”.

Famiglia minacciata. Alto magistero del Papa a volte oscurato dal pensiero unico
La famiglia, e quindi la società  – prosegue il card. Bagnasco evidenziando un legame tra le due messo in luce dal Papa – sono minacciate oggi dalla legge sul divorzio breve e dal ddl sulle unioni civili, configurate come paramatrimoni con la possibilità di adozione. “E’ evidente - aggiunge - che presto sarà legittimato il ricorso all’utero in affitto che “sfrutta” la donna e riduce il bambino a “oggetto di compravendita” in linea con  la “cultura dello scarto” più volte denunciata dal Papa:

“Tutti guardiamo con gratitudine all’alto Magistero del Santo Padre Francesco, qui riproposto in un contesto sociale e storico quanto mai bisognoso di essere illuminato e confermato nella via della verità e del bene. Sembra però che a volte, certe parole del Papa, non in linea con il pensiero unico, siano selezionate e oscurate da chi ha altre parole da far valere e diffondere nella pubblica opinione”.

Piaghe gioco d'azzardo e alcolismo tra i giovani
Tra gli altri temi affrontati il prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia, momento di discernimento dei Padri “cum et sub Petro”, “con l’intenzione di non far prevalere le opinioni, ma il cuore di pastori”; la rinnovata fiducia nella “retta ragione” per cogliere il vero e il bene della natura umana, fondamento del diritto positivo; l’importanza dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica, grazie al quale, tra le altre provvidenze sono stati stanziati tre milioni per i terremotati in Nepal; la memoria dello sterminio degli armeni, “che a fatica il mondo occidentale sta riconoscendo” ricordato recentemente dal Papa; infine di nuovo in Italia con la denuncia delle piaghe del gioco d’azzardo, terza industria del Paese per fatturato, e dell’alcolismo tra i ragazzi. Drammi di fronte ai quali – è la considerazione del presidente della Cei – la società non può girarsi dall’altra parte. 








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