2015-05-20 15:00:00

Cannes. "Mediterranea" racconta i migranti verso l'Italia


"Mediterranea" è il film dell'italo-americano Jonas Carpignano con il quale al Festival di Cannes approda il dramma dell'immigrazione verso l'Italia. Protagonisti due giovani dal Burkina Faso che seguiamo dall'Algeria a Rosarno, in Calabria. Il film viene presentato come opera prima nella sezione "La Semaine de la Critique". Il servizio da Cannes di Miriam Mauti:

Il Festival di Cannes, nella sezione "Semaine de la Critique", per le opere prime e seconde, ha presentato "Mediterranea" come un film sulla schiavitù moderna. E questo aspetto c'è sicuramente nella pellicola dell'italo americano Jonas Carpignano, che seguendo però il viaggio dal Burkina Faso fino a Rosarno, in Calabria, di Ayiva e Abas, racconta anche molto altro. “I miei personaggi sono due facce della stessa persona - ha spiegato Carpignano, classe 1984, arrivato a Rosarno per documentare gli incidenti del 2010, quando un gruppo di immigrati si ribellò alle condizioni di lavoro e di vita - Rappresentano due possibili percorsi che si possono seguire quando ci si trasferisce in un paese straniero”.

Abas rifiuta i soprusi, le violenze, che cominciano già in terra d'Africa, quando vengono depredati sulla strada verso la Libia e poi abbandonati in mare dai mercanti di vite umane. Il suo migliore amico, Ayiva, sopporta tutto pur di riuscire a trovare il modo di farsi raggiungere dalla famiglia. Ma insieme si ritroveranno in strada, quando l'esasperazione avrà raggiunto un punto di non ritorno: “Purtroppo ormai sappiamo molto di come migliaia di africani attraversano il Mediterraneo, ma poco sappiamo cosa accade a chi riesce a restare. Questo è stato il mio punto di partenza - ha detto ancora Carpignano - e volevo mostrare anche l'atteggiamento di chi accoglie, ambiguo, in cui molti presentano lo sfruttamento della manopera come un atto di compassione. E il Mediterraneo diventa un luogo di conflitti, un luogo che non può essere definito ormai soltanto dai sui confini”. A Cannes, con il regista, Koudous Seihon e Alassane Sy, che hanno interpretato la loro vita per il grande schermo.








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