2015-05-21 10:47:00

Rebibbia, detenuti commossi davanti alla Madonna di Fatima


Si è conclusa ieri pomeriggio la visita della Madonna Pellegrina di Fatima, ai detenuti della Casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso di Roma. Per tre giorni gli ospiti del carcere hanno avuto la possibilità di pregare e di rivivere le emozioni provate in occasione della recente visita di Papa Francesco. Il servizio di Davide Dionisi:

L'impossibilità degli ospiti di Rebibbia di recarsi a Fatima ha fatto sì che la Madonna si facesse “pellegrina” tra coloro che abitualmente la pregano o per i tanti curiosi che hanno sentito solo parlare di Lei. Per la prima volta, la statua è stata portata in visita ai detenuti della Casa circondariale Nuovo Complesso, assistiti dal Cappellano don Roberto Guernieri. L'iniziativa è stata promossa dell'Apostolato Mondiale di Fatima, l’Associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio. Iniziativa provvidenziale perché giunta alla vigilia del Giubileo della Misericordia, secondo mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, che ha presieduto la messa del pomeriggio.

“Ha un grande significato di preparazione, secondo me. Tutte le carceri, come gli ospedali e altri luoghi di prova, di sofferenza, di pena, sono luoghi dove la misericordia si tocca con le mani. E in preparazione all’Anno Santo della Misericordia il passaggio della Madonna può essere un viatico, una preparazione molto importante, che fa sentire tutti quanti protagonisti di una nuova stagione, nella quale il perdono e la rinascita si ottiene tramite la Mamma Celeste”.

Secondo il cappellano, don Roberto Guernieri, è stato un evento, quello del pellegrinaggio della Vergine, in continuità con la visita di Papa Francesco a Rebibbia:

“Sembra proprio che Papa Francesco abbia preparato questa visita, quando è venuto qui. Questi nostri fratelli, che sono qui in carcere, hanno aspettato questi tre giorni in un modo veramente particolare. Tutti abbiamo bisogno della intercessione, della protezione della Vergine Maria, ma certamente nei momenti più difficili, più disperati, più tristi della giornata, della sera, quando c’è la malinconia del fatto di non avere nessuno vicino e quando tutte le luci si spengono e, soprattutto, quando non sanno e sappiamo dove sbattere la testa, ci sono certamente dei punti di riferimento spirituali che rimangono e che accendono ancora la voglia di andare avanti, come questa presenza particolare, che durerà per parecchio tempo sicuramente”.  

L’emozione della tre giorni nella testimonianza di Antonella Viali, responsabile dell’Apostolato Mondiale di Fatima per l’Italia Centrale:

“Le emozioni provate sono state tantissime. Per esempio, ho trovato le mamme con i bambini piccoli. Mi sembrava, non so, di fare quasi una passeggiata a Piazza Navona, perché è un carcere meraviglioso. E’ tenuto benissimo, custodito bene. C’erano giardini, aiuole, bambini che correvano e che facevano il picnic. Una cosa bellissima. Poi, ho visto che questa Madonna è stata seguita con tanta gioia, con tanta devozione. C’era gente che piangeva, che sorrideva. A me piace portare questa Madonnina proprio in questi luoghi, per dare appunto questa gioia, questa speranza”.

Il messaggio della Madonna di Fatima, il suo invito a pregare e a chiedere perdono è risuonato oggi nel carcere di Rebibbia. Ed eventi come questi aiutano a ritrovare la giusta strada. Ne è convinto Fabio, uno degli ospiti:

“E’ stata una esperienza bellissima. E’ un’emozione bellissima partecipare a questa celebrazione ed anche prepararla. Per me, infatti, e per i nostri compagni, la fede è molto importante: ci aiuta ad andare avanti nei momenti difficili. In questo luogo, molti di noi si sono avvicinati di più alla fede. E preparare questo evento, insieme agli altri volontari, è stata un’emozione veramente grande, soprattutto vedere i compagni, che vengono qui a Messa, per vedere la Madonna di Fatima. Abbiamo avuto tanti eventi qui ed è venuto anche il Santo Padre, il Giovedì Santo, ed io sono stato uno dei fortunati a cui ha lavato i piedi. E’ una chiusura, quindi, molto bella questa della Madonna”.








All the contents on this site are copyrighted ©.