2015-05-22 15:00:00

Vescovi Croazia: verità nel 70.mo del massacro di Bleiburg


Scoprire la verità per rilanciare la speranza e l’unità nazionale: questo il cuore dell’accorato appello lanciato dal card. Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria e presidente della Conferenza episcopale croata, intervenuto alle commemorazioni del massacro di Bleiburg. In questa cittadina, situata in Austria, infatti, settant’anni fa, nel 1945, le milizie di Tito uccisero numerosi croati. Una tragedia che ha segnato la storia della Croazia, ha detto l’arcivescovo di Zagabria, perché volutamente taciuta e dimenticata fino al 1990, anno della caduta del comunismo. Per questo, il porporato ha esortato le istituzioni ed i fedeli croati a cercare la verità che “come dice Gesù, la verità ci renderà liberi”.

Non restare bloccati nel passato, ma aprirsi alla verità ed alla speranza
“Nel nostro Paese, solcato dal sangue – ha detto il porporato – è importante non restare bloccati nel passato, costantemente esposti all’odio ed alle ideologie alimentate dal male, bensì cercare la verità per permettere alla speranza di parlare, perché senza di essa non c’è possibilità di futuro”. Il punto di partenza di tutto ciò, ha spiegato il presidente dei vescovi croati, devono essere “i valori della democrazia e dell’unità”, così che la società croata possa crescere “libera ed unita, desiderosa di progresso, giustizia e pace, lontana da ogni tipo di totalitarismo”. Di qui, il monito del porporato a non permettere che “nuove ideologie portino nuove divisioni”, perché “i credenti sono chiamati, in fedeltà al Vangelo, a testimoniare sempre nuove strade di unità”.

Purificare la memoria dall’odio e dalla vendetta
Poi, il card. Bozanić ha citato le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate in Croazia il 3 ottobre 1998, in occasione della beatificazione del card. Aloizije Stepinac: “Perdonare e riconciliarsi vuol dire purificare la memoria dall’odio, dai rancori, dalla voglia di vendetta; vuol dire riconoscere come fratello anche colui che ci ha fatto del male; vuol dire non farsi vincere dal male, ma vincere col bene il male”. Di qui, l’appello conclusivo del card. Bozanić: “Non siamo venuti a Bleiburg per tornare al passato, ma per pregare per la nostra patria, le nostre famiglie, i nostri giovani. Solo così, infatti, diventeremo più attenti ed impegnati nella ricerca della verità che libera”. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.