2015-05-26 14:50:00

Lavoro e disabilità: le iniziative della Comunità di Sant’Egidio


“Valgo anch'io: la disabilità come risorsa nel mercato del lavoro”. Questo il titolo del convegno a Roma promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in occasione della conclusione del progetto che ha permesso a 50 giovani con disabilità di formarsi professionalmente ed entrare nel mondo della ristorazione. Il servizio di Alessandro Filippelli:

Disabilità e lavoro, una realtà da affrontare, un diritto da garantire. I disabili dimostrano di poter essere non un peso né un problema da risolvere in tempi migliori ma una risorsa per il Paese. Il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili previsto dalla legge 68/99 è stato una delle principali innovazioni introdotte. Un valido strumento a favore dei datori di lavoro che assumono lavoratori disabili. Il commento di Luigi Bobba, sottosegretario del ministero del Lavoro:

“C’è un finanziamento di cui questa legge gode ogni anno e che fa sì che le imprese che sono tenute a corrispondere delle quote obbligatorie, abbiano una riduzione dei costi delle persone che vengono inserite e che hanno una disabilità. Poi c’è il lavoro straordinario che fanno le cooperative sociali di tipo B che hanno proprio come missione l’inserimento lavorativo di persone disabili. È un’esperienza straordinaria che molti Paesi ci hanno copiato. Naturalmente questo tipo di imprese hanno dei particolari vantaggi fiscali e nella contribuzione previdenziale. È un po’ la via italiana per fare inserimento lavorativo”.

A Roma la “Trattoria degli Amici”, un ristorante nel cuore di Trastevere, progetto della Comunità di Sant’Egidio, è una risposta concreta per favorire l'inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Ce ne parla Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio:

“È un ristorante di grande successo che si è collegato ora ad altri ristoranti in Puglia, in Italia e nella stessa Roma, dove l’inclusione di persone con disabilità è un valore aggiunto, perché sono persone contente di lavorare che entrano nel mondo del lavoro – come qualcuno diceva con un’espressione un po’ colorita – “cariche”. È un cocktail vincente, perché oltre alla loro simpatia, alla loro voglia di lavorare, creano nell’ambiente di lavoro sia nei clienti sia nei loro compagni di lavoro quell’amicizia, quella voglia di aiutarsi, di venirsi incontro, che supera l’atteggiamento competitivo e che crea veramente un ambiente di lavoro umano e inclusivo”.

Un progetto la cui scommessa è quella di riscoprire il lavoro come occasione di dignità. Ne è testimone Maurizio uno dei protagonisti dell’ormai più che decennale “Trattoria degli Amici”:

“La mia esperienza di lavoro è iniziata 23 anni fa, sono uno dei fondatori della Trattoria degli Amici. All’inizio era una piccola esperienza lavorativa, ma poi andando avanti abbiamo trovato dei locali più grandi, ci siamo allargati ed abbiamo potuto far entrare altre persone disabili che come me hanno voluto fare quest’esperienza lavorativa. Dal futuro mi aspetto che altre attività come le nostre possano nascere ed che altre persone disabili possano entrare nel mondo della ristorazione”.








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