2015-05-27 15:42:00

Confartigianato: una campagna contro le truffe agli anziani


L’Associazione nazionale anziani e pensionati della Confartigianato ha presentato oggi a Roma la Campagna nazionale contro le truffe agli anziani. In Italia gli over 65 vittime di reato nel 2014 sono stati oltre 340 mila, aumentando del 3,5 % nonostante in generale i crimini siano diminuiti. Per questo l’Anap, in collaborazione con il Dipartimento di pubblica sicurezza e le forze di polizia, si sta impegnando in un’opera di informazione. Eugenio Murrali ha intervistato il presidente dell’associazione Giampaolo Palazzi:

R. – Noi distribuiamo decine e decine di migliaia di volantini e di giornalini, in cui informiamo su come prevenire i furti e come tutelare la nostra sicurezza. Questi volantini li diamo anche alle Forze dell’ordine. Indichiamo quali sono i truffatori, quale sicurezza dobbiamo avere nelle nostre case, in strada e sullo stesso internet, dato che tantissimi di noi guardano e lavorano con internet oppure giocano con internet. Quindi una rete solidale da tutti i punti di vista.

D. – Quali sono oggi le truppe più diffuse?

R. – Il discorso del bancomat è ancora uno di quelli che tira molto, ma anche la borsetta. Bisogna che i pensionati facciano attenzione soprattutto quando si presentano persone distinte, incravattate, vestite molto bene, pettinate e in ordine, che con la scusa di essere amici del figlio o che hanno fatto delle vacanze assieme, li avvicinano: si presentano come delle gran brave persone e di fatto così circuiscono il pensionato, che ha una sensibilità maggiore ed è meno protetto. E’ quindi nostra cura e nostro impegno, con questi convegni che facciamo, informare tutti i nostri iscritti e non, che bisogna stare molto attenti. Anche dalla parte delle istituzioni ci devono essere prese di posizione veramente serie.

D. – Quali sono gli effetti psicologici, oltre che economici, di queste truffe?

R. – Sono catastrofici. Pensiamo a quando rientrando in casa nostra, la troviamo tutta sotto sopra e vediamo i nostri effetti più cari portati via, ma soprattutto pensiamo a quante volte sentiamo in televisione di tanti anziani che oltre a vedersi entrare in casa ladri e disonesti, oltre a vedersi portar via tutto quello che hanno di più caro, vengono picchiati, vengono ridotti in condizioni tali da dover essere costretti ad andare in ospedale. In questo caso – mi creda – quando uno finisce sotto le grinfie di questa brutta gente, vuol dire che finisce anche una parte della propria esistenza, perché da un punto di vista morale ci si sente distrutti.

D. – Quali sono i principali consigli che potremmo dare agli anziani?

R. – Innanzitutto, se fosse possibile, quando si è in giro per la città o nei parchi sarebbe sempre meglio girare accompagnati, avere un amico. Poi non andare alla posta o in banca in orari di punta, fare sempre attenzione all’utilizzo del bancomat, perché vediamo tanti anziani che quando devono digitare il pin tirano fuori un foglio di carta immenso con dei numeri immensi e chi è dietro vede il numero e può derubarli. Ma anche prelevare solo il denaro che serve per fare quell’operazione specifica e non tenerne in casa, non farsi avvicinare dagli estranei. Sull’autobus oppure al mercato, dove c’è tanta gente e si sta uno addosso all’altro non bisogna intrattenersi in conversazioni con gente che non si conosce. E' importante fare attenzione quando si gira in bicicletta, perché tante donne poggiano la borsetta nel cestino e tutti possono portargliela via e anche in auto non bisogna lasciare mai la borsetta, anche se ci si allontana soltanto per dieci secondi. Come dicevo prima, è importante non farsi distrarre dagli sconosciuti incravattati e tutti tirati a lucido, la borsa poi deve essere sempre tenuta a tracolla e ben stretta. E se uno ha anche soltanto il minimo sospetto, deve telefonare immediatamente ai Carabinieri, alla Polizia, alla Finanza, perché loro sono sulla breccia e sono quelli che cercano – e lo stanno facendo in modo esemplare – di difenderci.








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